Ci sarebbe una svolta negli interrogatori a Palermo: la RUP Giuseppa Di Mauro avrebbe fatto delle ammissioni. I PM chiedono la revoca della misura per il bed manager Vito Fazzino, che ha chiarito la sua posizione
Primi, clamorosi sviluppi negli interrogatori preventivi dell’inchiesta sugli appalti truccati, che ha travolto i vertici della sanità siciliana e l’ASP di Siracusa. Davanti al GIP di Palermo, Carmen Salustro, sono comparsi oggi i funzionari siracusani coinvolti nella presunta gara pilotata per i servizi di ausiliariato.
La giornata di ieri ha segnato una svolta fondamentale per due degli indagati siracusani.
Revocata la richiesta di arresto per Vito Fazzino
Buone notizie per Vito Fazzino, “bed manager” dell’ASP di Siracusa e membro della commissione di gara. Assistito dai suoi legali, Alessandro Cotzia (del foro di Siracusa) e Vincenzo Fiore, Fazzino ha risposto a tutte le domande del GIP e dei PM. Secondo quanto riferito, l’indagato avrebbe ammesso di aver commesso un falso, ma perché indotto in errore.
La sua versione ha convinto la Procura di Palermo, che al termine dell’interrogatorio ha immediatamente chiesto al GIP la revoca della richiesta di applicazione di qualunque misura cautelare nei suoi confronti.
Le ammissioni della Presidente della Commissione
Appare diversa la posizione di Giuseppa Di Mauro, presidente della commissione di gara e RUP (Responsabile Unico del Procedimento) per l’appalto all’ASP.
Stando alle prime indiscrezioni, la donna avrebbe fatto ammissioni pesanti, confermando di fatto l’impianto accusatorio. La Di Mauro avrebbe dichiarato che il rinvio dell’aggiudicazione della gara avvenne a seguito delle pressioni ricevute dall’allora direttore generale, Alessandro Maria Caltagirone (autosospesosi). Non solo: avrebbe anche ammesso che i punteggi delle ditte partecipanti furono modificati.
Nel corso della giornata è stato sentito anche Ferdinando Aiello, consulente che avrebbe mediato tra l’impresa e l’azienda sanitaria, il quale ha però respinto ogni accusa. L’interrogatorio di Paolo Emilio Russo, altro componente della commissione, è stato invece rinviato.
Per tutti gli indagati, ad eccezione di Fazzino, pende ancora la richiesta di arresto. Il GIP si pronuncerà nei prossimi giorni, dopo aver sentito anche i vertici della Dussmann.









