Il presidente di Lealtà e Condivisione denuncia gestione approssimativa del patrimonio arboreo: “640mila euro sprecati per aceri montani inadatti”
Il crollo di un pino nella pineta della Cittadella dello Sport riaccende il dibattito sulla gestione del verde pubblico. L’episodio relativo all’ 11 giugno solleva questioni sulla modalità di esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
A sparare a zero contro l’amministrazione comunale è Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione.
«L’approssimazione con le quali in città si affrontano argomenti come il verde pubblico – ha dichiarato Gradenigo – hanno nei giorni scorsi sfiorato la tragedia con un albero spezzatosi alla Cittadella dello Sport. Un evento che che non può essere derubricato a semplice casualità. Il Consiglio Comunale ha il dovere di vigilare affinché ruoli, regolamenti e competenze all’interno di questa amministrazione vengano rispettatti.
Perché se piantare 120 “Aceri montani” nella città più calda d’Europa è un assurdo che vanifica 640 mila euro di investimenti, tosare e azzannare alla buona una pineta mettendo a rischio dei bambini è molto peggio».