Aggiornato al 16/05/2025 - 10:29
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Allarme desertificazione bancaria in Sicilia: Siracusa tra le province più colpite

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Secondo il XII Report della Fondazione Fiba di First Cisl, il 18% dei siciliani e 47mila imprese affrontano gravi difficoltà di accesso ai servizi bancari

Prosegue la chiusura degli sportelli bancari in tutta Italia, e in particolare in Sicilia, dove la crisi dell’accesso ai servizi finanziari assume connotazioni sempre più allarmanti. Lo conferma il XII report della Fondazione Fiba di First Cisl, che fotografa una situazione di crescente difficoltà per cittadini e imprese.

A livello nazionale, il primo trimestre del 2025 ha segnato il peggior inizio d’anno di sempre con la chiusura di 95 filiali bancarie, confermando un trend negativo che non accenna a fermarsi. Il fenomeno, in Sicilia, si intreccia con carenze infrastrutturali e una popolazione sempre più anziana, aggravando un contesto già fragile.

Secondo il report, 371mila siciliani non hanno accesso ad alcun istituto bancario, mentre 516mila possono contare su un solo sportello. Questi numeri rappresentano il 18% della popolazione regionale alle prese con seri problemi di dotazione dei servizi finanziari. Le province più colpite dalla desertificazione bancaria assoluta sono Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e Catania.

Anche il tessuto economico regionale è messo a dura prova: 19mila imprese operano in comuni privi di qualsiasi presidio bancario, mentre 28mila si trovano in aree servite da un solo sportello. La situazione è resa più critica dal basso utilizzo della banca online, con la Sicilia che si colloca al terzultimo posto a livello nazionale, registrando una percentuale di utilizzo del 35%, lontana dal 67% di Trento e dal 66% della Lombardia.

Chiara Barbera, segretaria generale First Cisl Sicilia, lancia un appello:
“Siamo di fronte ad un problema di sistema. Continuiamo a denunciarlo aggiornandolo con i puntuali report della Fondazione Fiba. Le istituzioni sono chiamate a farsene carico. Per quel che ci riguarda, come Cisl Sicilia e First Cisl Sicilia, ribadiremo al governo Schifani la necessità d’istituire un Osservatorio regionale sull’attività bancaria che possa mitigare gli effetti della desertificazione”.

Per Barbera, la presenza di uno sportello bancario non rappresenta solo un servizio economico ma anche un presidio sociale:
“La presenza di una banca è anche un presidio di legalità. E’ una struttura che favorisce l’inclusione sociale nel pieno rispetto degli articoli 41 e 47 della Costituzione. Le Bcc, banche di credito cooperativo, si sono caratterizzate per un numero di chiusure filiali più contenuto ma da sole non possono compensare il massiccio abbandono operato dai maggiori istituti di credito nazionali. Per questo l’Osservatorio regionale sulla desertificazione che proponiamo è necessario per istituire un monitoraggio istituzionale utile a garantire almeno uno sportello bancario in ogni comune siciliano”.

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