Applausi scroscianti alla “Caldarella” per il congedo dei due campioni. L’Ortigia batte Vis Nova 9-6 e porta la serie a Gara 3. Presente anche il Siracusa Calcio per l’omaggio
Un pomeriggio intriso di emozioni indimenticabili quello vissuto oggi alla piscina “Paolo Caldarella”. Non poteva essere altrimenti, nel giorno del commosso addio di Stefano Tempesti e Christian Napolitano all’Ortigia e al loro pubblico. Una giornata in cui la partita, pur bella e combattuta, è passata quasi in secondo piano rispetto alla celebrazione di due autentiche leggende della pallanuoto siracusana e italiana.
Una festa di sport e commozione: l’omaggio a due campioni
Prima del fischio d’inizio, l’aria era già carica di attesa e gratitudine. La premiazione di Stefano Tempesti e Christian Napolitano ha scatenato un’ondata di commozione generale, con applausi scroscianti per due simboli che chiudono un’era sportiva gloriosa per i colori biancoverdi. A rendere omaggio ai due campioni anche una delegazione del Siracusa Calcio, con il presidente Ricci, il direttore Guglielmino, mister Turati, l’allenatore dei portieri Aprile e una nutrita rappresentanza di giocatori, guidati da capitan Maggio. Il toccante scambio di magliette ha suggellato l’unione tra due importanti realtà sportive della città e celebrato la grande stagione del Siracusa Calcio.
La partita: l’Ortigia onora i suoi campioni con una vittoria
Nonostante il clima di festa, l’Ortigia è scesa in vasca determinata a vincere. La gara contro la Vis Nova Roma è stata equilibrata, ma i biancoverdi hanno sempre mantenuto un passo avanti. Le parate di un Tempesti in grande spolvero hanno scoraggiato i tiratori avversari, la difesa si è dimostrata solidissima (giocando magistralmente anche con l’uomo in meno), mentre le prodezze dei mancini Campopiano e Carnesecchi hanno costruito il +3 (7-4) di fine terzo tempo. Nell’ultima frazione, con i romani in rimonta, ci ha pensato uno strepitoso Christian Napolitano, da un’insolita posizione 4, a trovare la zampata vincente, prima del sigillo finale di Di Luciano. L’Ortigia ha vinto 9-6, portando la serie a Gara 3 (in programma il 20 maggio a Roma), ma gli applausi più forti sono stati tutti per Tempesti e Napolitano, due nomi scolpiti nella storia e nel cuore del club e dei tifosi.
Le parole dei protagonisti: Christian Napolitano
Al termine del match, capitan Christian Napolitano ha faticato a trattenere l’emozione: “Innanzitutto voglio ringraziare tutti: i tifosi, i bambini, la mia compagna Laura, la mia famiglia, la famiglia Marotta, il Siracusa Calcio. È stato uno spettacolo, la premiazione è stata emozionante. Chiudo qui la mia carriera, con un gol da posizione 4 che avevo in canna (ride, ndr)! Oggi non era facile giocare, ma siamo scesi in acqua per vincere. Finché io sono il capitano si scende in acqua per dare battaglia. Spero, insieme a Stefano, di aver lasciato la giusta grinta ai ragazzini, facendo capire che ci vuole sempre passione. La pallanuoto è uno sport minore, ma ti dà anche tante gioie. Vedendo tutta questa gente, penso di aver lasciato un bel segno. Grazie ancora, è stato toccante, ho ancora un nodo alla gola.”
Le riflessioni di Stefano Tempesti, leggenda della pallanuoto
Anche il leggendario portiere Stefano Tempesti, con i suoi 33 anni di Serie A1, innumerevoli trofei e cinque Olimpiadi, ha condiviso i suoi pensieri: “È stata un’emozione meravigliosa. Ho esordito tanti anni fa contro l’Ortigia e chiudo la mia carriera proprio con l’Ortigia. Oggi sarebbe stato facile lasciarsi andare, ma siamo l’Ortigia e giochiamo sempre per vincere. Ora andremo a Gara 3, onoreremo il nostro impegno.” Tempesti ha poi voluto ringraziare figure chiave del suo percorso: “Mi spiace solo che non ha potuto esserci Umberto Panerai, il mio maestro. C’era invece Jacopo Bologna, che ebbe il coraggio di portarmi da Prato a Firenze. C’era mio fratello con mio nipote, una grande motivazione. E poi Elisabetta, Alessandro ed Elena, che mi hanno spinto a sposare la causa dell’Ortigia: sono stati il mio motore. Questo è stato un viaggio bellissimo, adesso si volta pagina. Ringrazio tutto il Circolo Canottieri Ortigia e, infine, il mio papà e la mia mamma, che hanno votato la loro vita a far sì che io arrivassi qui. Se tutto questo è successo è sempre grazie a loro.” Sulla parata più importante con la calotta biancoverde, Tempesti non ha dubbi: “Forse la parata finale che ci ha consegnato l’accesso alla Champions League. Con quella doppia parata sono convinto di aver lasciato quel segno, di aver fatto qualcosa che verrà ricordato.”
Photo credits: Maria Angela Cinardo – Mfsport.net