Aiutato dalla figlia, liberò un delfino intrappolato nelle acque di Siracusa e ricevette un gesto di gratitudine dall’animale
Enzo Maiorca, leggendario sommozzatore italiano e simbolo della città di Siracusa, ha vissuto molte esperienze straordinarie nel corso della sua vita, ma una in particolare rimane impressa per la sua profonda umanità e il legame tra uomo e natura.
Un giorno, mentre si preparava ad immergersi nelle acque della sua amata Siracusa, parlava con sua figlia Rossana, che lo accompagnava dalla barca.
Improvvisamente, Maiorca sentì un tocco leggero sulla schiena. Girandosi, vide un delfino che non sembrava voler giocare, ma comunicare qualcosa. Senza esitare, Enzo seguì l’animale che si immerse rapidamente. A circa 12 metri di profondità, scoprì un altro delfino, intrappolato in una rete abbandonata.
Realizzando la gravità della situazione, Maiorca chiese a sua figlia di passargli i coltelli da sub. Con rapidità, i due riuscirono a liberare il delfino, che era ormai allo stremo delle forze. L’animale risalì in superficie, emettendo un suono che Maiorca descrisse come un “grido quasi umano”. Era una delfina, che poco dopo diede alla luce un cucciolo, stordita ma viva grazie al coraggio e alla prontezza di Enzo e Rossana.
Il maschio che aveva chiesto aiuto compì poi un gesto che lasciò tutti senza parole: dopo essersi assicurato che la compagna e il cucciolo stessero bene, si avvicinò a Maiorca, toccandogli la guancia come in un bacio di gratitudine.
Questo episodio, che Maiorca condivise con emozione, rappresenta un potente messaggio di rispetto e comprensione tra l’uomo e il mondo animale. “Finché l’uomo non impara a rispettare e a dialogare con il mondo animale, non potrà mai conoscere il suo vero ruolo su questa Terra”, disse Maiorca, lasciando un’eredità di saggezza e umanità che va oltre le profondità del mare.