Finisce 10-8 per i padroni di casa. Cassia segna cinque gol, ma non basta. Piccardo: “Poche motivazioni, male in superiorità numerica. Ruggiero ottimo”
Si chiude con una sconfitta per 10-8 contro la Roma Vis Nova la stagione dell’Ortigia 1928, che perde gara 3 della finale per il 7° posto e termina l’annata all’ottavo posto, lo stesso piazzamento ottenuto nella regular season. Il match, disputato il 20 maggio 2025, ha visto i padroni di casa prevalere in una gara a bassa intensità ma ricca di spunti.
La squadra guidata da Stefano Piccardo, priva di Campopiano, ha lasciato in panchina Tempesti, affidandosi a un ottimo Ruggiero, autore di parate decisive su due rigori (prima a Smiljevic, poi a Viskovic). Il primo tempo si è chiuso sul 2-1 per l’Ortigia grazie alla doppietta di Cassia, oggi anche capitano, autore di cinque gol totali e miglior marcatore biancoverde.
Nel secondo parziale, Roma Vis Nova pareggia con Salipante dopo un errore offensivo degli ospiti, poi Antonucci realizza in superiorità il 3-2 con cui si va all’intervallo. Alla ripresa, dopo il 4-4 firmato da una bella doppietta di Inaba, i romani allungano fino al 6-4 e nel finale di terzo tempo trovano il 7-4 con Grossi.
Il quarto tempo vede Roma portarsi addirittura sul +6, ma l’Ortigia tenta un’ultima reazione con Cassia, che accorcia fino al definitivo 10-8. Troppo tardi, però, per completare la rimonta.
Nel post-gara, il tecnico siracusano Stefano Piccardo ha analizzato con lucidità la prestazione:
“Sicuramente oggi c’erano poche motivazioni, poi è arrivata un po’ di stanchezza tra terzo e quarto tempo e siamo crollati. Poi, con orgoglio, l’abbiamo quasi ripresa, però non siamo riusciti a completare la rimonta. Purtroppo quel passaggio a vuoto ha compromesso la gara. Inoltre, abbiamo giocato malissimo la superiorità numerica, se ne avessimo realizzate tre in più avremmo portato a casa il risultato. Comunque, conta poco. Devo sottolineare, invece, l’ottima prova di Ruggiero, che ha parato davvero molto bene”.
Il bilancio di fine stagione lascia spazio a un’analisi più ampia:
“Abbiamo pagato gli impegni di coppa e i punti persi ad inizio anno. Credo che non avremmo meritato di finire ottavi nella regular season. E anche nei play-off meritavamo qualcosa in più. Mi riferisco a gara 3 a Bologna, che è stato un momento cruciale e negativo della nostra stagione, non per la prestazione dei ragazzi ma per quello che è successo. Direi che è stato forse l’anno più sfortunato da quando sono a Siracusa. Sono accadute talmente tante cose che, se le dovessimo mettere insieme, una dietro l’altra, potremmo parlarne a lungo. Abbiamo avuto momenti nei quali stavamo meglio e sembrava che potessimo dare una svolta e altri nei quali, per tanti motivi, non sono arrivati i risultati. Ad ogni modo è un anno dal quale bisogna assolutamente trarre degli insegnamenti per il futuro”.
Foto credits : Maria Angela Cinardo – Mfsport.net