Aggiornato al 16/06/2025 - 19:08
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Waterfront via Elorina: comitato contesta bando Difesa e progetto ex SPERO. “Chiusura totale, si sostenga il ricorso al TAR”

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Il Comitato per il Decoro Urbano lancia un duro attacco contro i piani per l’ex Idroscalo e il porto turistico Marina di Siracusa. “Preservare l’integrità del Porto Grande. Si completi Marina di Archimede”

“Altro che water-front su via Elorina! Non sappiamo più se ridere o piangere”. Con queste parole sferzanti, il Comitato Cittadino per la Riqualificazione e il Decoro Urbano di Siracusa lancia un duro attacco contro i progetti previsti per l’area dell’ex Idroscalo e del Porto Grande, chiedendo un’inversione di rotta per restituire alla città un vero waterfront pubblico a Siracusa sull’ex Idroscalo.

Una “vignetta” grottesca per il futuro del Porto Grande

Il Comitato descrive una “visione” che definisce non lontana da ciò che si sta delineando, una scena quasi da fumetto satirico: un ufficiale in costume da bagno su una terrazza dell’edificio storico dell’ex Idroscalo, il traffico caotico di via Elorina, il porto turistico Marina di Siracusa (ex SPERO) che “preclude pressoché completamente la vista del Porto Grande”, e una “sopraelevata che si snoda a serpentone” per un progetto privato di uso duale militare-civile. “Ma c’è poco da scherzare,” avverte il Comitato.

Le critiche al Ministero della Difesa e il ricorso al TAR

Pur riconoscendo l’importanza delle funzioni di Difesa Nazionale, il Comitato ritiene “incomprensibile ed inaccettabile” l’operato del Ministero della Difesa su tre punti chiave:

  1. Non aver posto un chiaro diniego alla realizzazione delle opere a mare del porto turistico ex SPERO, nonostante le osservazioni verbalizzate in una Conferenza dei Servizi del 2021.
  2. Non aver tenuto in conto le proposte del Comune di Siracusa (formulate nell’aprile 2023) per una smilitarizzazione parziale e la realizzazione di un waterfront veicolare e pedonale.
  3. Aver pubblicato, nel luglio 2024, un bando per affidare a privati la riqualificazione e lo sfruttamento economico dell’area a mare dell’ex Idroscalo.

Contro quest’ultimo bando, il Comitato, insieme a Legambiente Sicilia, ha formalmente notificato un ricorso al TAR di Catania nell’ottobre 2024. Ora, viene lanciato un appello al Comune di Siracusa affinché si unisca al ricorso, “per dare continuità all’impegno profuso nell’immaginare un destino diverso all’area dell’ex Idroscalo e dell’intero Porto Grande”.

La controproposta: completare Marina di Archimede e creare un vero waterfront

Il Comitato avanza una proposta alternativa, confidando nell’Autorità di Sistema Portuale. L’idea è quella di favorire l’abbandono del progetto ex SPERO a vantaggio del completamento del porto turistico Marina di Archimede, oggi in stato di abbandono. Contestualmente, si chiede al Ministero della Difesa di rendere fruibili alla collettività le aree a mare dell’ex Idroscalo (anche senza una totale smilitarizzazione) per realizzare “quel water-front sul Porto Grande che colleghi la Via Elorina al Molo S.Antonio, cambiando in positivo il volto della nostra Città e lasciando integra l’armonia del Porto Grande”.

Appello alla città e alle istituzioni

Il Comitato, firmato da Pucci La Torre, Roberto Fai, Gino Montecchi, Natale Bordonali, Marco Ruscica, Stefano Bonifacio, Renato Cappuccio, Pietro Gallaro e Umberto Di Giovanni, avverte di aver percepito una “totale chiusura a qualsiasi ipotesi di smilitarizzazione” e invita le autorità di tutela, in primis la Soprintendenza, e tutti i cittadini che amano Siracusa a “levare forte e chiara la loro voce”. L’invito finale è a sostenere ogni iniziativa volta a restituire il waterfront ai siracusani e a chiedere ai responsabili di “rispettare Siracusa, il suo Porto con la sua storia millenaria, e il patrimonio culturale dei Siracusani.”

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