Aggiornato al 17/06/2025 - 10:46
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Crisi idrica in Sicilia: consegnati i primi dissalatori mobili per Porto Empedocle, Gela e Trapani

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Realizzati in 120 giorni grazie alla collaborazione tra Regione, commissari, Siciliacque e Acciona Agua

Prosegue il piano per affrontare la crisi idrica in Sicilia, con la consegna dei primi dissalatori mobili destinati a Porto Empedocle, Gela e Trapani. Gli impianti sono stati realizzati in 120 giorni grazie alla collaborazione tra Regione Siciliana, Struttura commissariale nazionale e regionale, Siciliacque e Acciona Agua.

Secondo quanto comunicato, i primi 18 container sono già stati consegnati nei siti di Porto Empedocle e Gela, mentre per Trapani l’arrivo è previsto per il 18 giugno. È previsto anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle. Il finanziamento dell’intervento, che include le opere di allaccio a terra e a mare, ammonta a 100 milioni di euro, a carico della Regione Siciliana. Il coordinamento è affidato al commissario Dell’Acqua.

La società Siciliacque, partecipata da Italgas (75%) e Regione Siciliana (25%), è responsabile dell’attuazione del progetto. Sono in fase di completamento le attività propedeutiche all’installazione degli impianti e delle condotte di collegamento alla rete idrica.

I dissalatori mobili, secondo le informazioni tecniche, avranno una capacità produttiva di 96 litri di acqua al secondo ciascuno e utilizzeranno tecnologie a osmosi inversa e filtri avanzati.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato:
«La consegna in tempi record è il frutto di una precisa scelta politica e amministrativa della Regione: abbiamo stanziato le risorse e deciso di affidarci alla Struttura del commissario nazionale e a Siciliacque – che ringrazio per la preziosa collaborazione – per garantire rapidità, efficacia e trasparenza. È una risposta concreta a un’emergenza senza precedenti, che stiamo affrontando con una visione strategica. Voglio però essere chiaro: questi impianti non sono l’unica soluzione. Si inseriscono in un piano più ampio che la Regione ha già avviato, con oltre 200 interventi su pozzi, sorgenti, impianti di sollevamento, acquedotti e reti idriche, per un investimento complessivo che supera i 100 milioni di euro. Il nostro obiettivo è costruire una Sicilia più resiliente e sicura sul fronte idrico, con interventi strutturali, duraturi e coordinati, mai realizzati. Questa è la direzione che abbiamo scelto e che continueremo a percorrere con determinazione».

L’amministratore delegato di Siciliacque, Stefano Mereu, ha affermato:
«Stiamo affrontando la crisi idrica affiancando al nostro piano pluriennale degli investimenti, pari ad oltre 250 milioni di euro, anche la realizzazione del sistema dei dissalatori. Da mesi lavoriamo senza sosta affinché l’Isola sia dotata di impianti in grado di soddisfare un’esigenza primaria come quella del servizio idrico. I dissalatori rientrano in un piano più ampio che comprende anche la realizzazione di nuove fonti e interconnessioni, di nuove tratte di acquedotto, manutenzione straordinaria e sostituzione sulle tratte esistenti a partire da Ancipa, Blufi, Garcia e Fanaco, digitalizzazione dell’intero sistema di reti ed impianti e il revamping delle centrali per efficientamento energetico. Il rinnovamento della compagine societaria di Siciliacque, avvenuto alla fine del 2023 con l’ingresso di Italgas, ha permesso di elaborare una nuova strategia di sviluppo basata su approccio di sistema e sull’introduzione di tecnologie innovative con l’obiettivo di rendere la rete idrica di sovrambito efficiente in ogni sua componente».

Il direttore della succursale italiana di Acciona Agua, Pietro Tota, ha dichiarato:
«Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione il nostro know-how di leader mondiale nella dissalazione anche per questa causa prioritaria. Realizzare e consegnare tre impianti di dissalazione completi in 120 giorni è stata una sfida ingegneristica e logistica notevole, superata grazie alla nostra esperienza e a un dialogo costante con Siciliacque e la Struttura commissariale. Forniamo una soluzione ‘chiavi in mano’ che non solo è rapida da installare, ma è anche sostenibile, grazie a tecnologie ad alta efficienza che minimizzano il consumo energetico e l’impatto ambientale».

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