Confindustria Siracusa e le aziende del Polo lanciano una roadmap per garantire una transizione sostenibile, affrontando le sfide energetiche e di mercato
Il Polo Industriale di Siracusa è al centro di una strategia di trasformazione industriale per affrontare le sfide della decarbonizzazione e della competitività globale. Durante un incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), alla presenza del Ministro Adolfo Urso, di Confindustria Siracusa e delle principali aziende del territorio, è stato presentato lo Studio Strategico sulla Decarbonizzazione e Competitività del Polo, promosso da TEHA Group con il supporto di sette aziende leader:
- Air Liquide
- B2G Sicily
- Buzzi Unicem
- ISAB
- Sasol
- Sonatrach
- Versalis
Il Polo Industriale di Siracusa: un asset strategico per l’Italia
Con 11 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 13,7% del PIL siciliano, e oltre 40.000 occupati, il Polo Industriale di Siracusa rappresenta uno dei più grandi agglomerati produttivi del Mezzogiorno, con un impatto cruciale nei settori della chimica, raffinazione, energia e cemento.
Tuttavia, il Polo si trova a fronteggiare una crescente pressione competitiva, dovendo bilanciare gli obiettivi europei di decarbonizzazione con le dinamiche di mercato globalizzate, caratterizzate da regole meno stringenti e costi energetici più bassi.
Le principali criticità evidenziate dallo Studio
Costo dell’energia: l’energia per le imprese italiane è 3,9 volte più cara rispetto agli USA e 7,3 volte rispetto alla Russia, con aumenti del 36% per l’elettricità e del 32% per il gas nel 2024.
Costo delle emissioni: il sistema ETS europeo impone costi 5 volte superiori rispetto ad altri mercati, con un impatto che potrebbe assorbire il 33% del valore aggiunto del Polo entro il 2030.
Crisi dei settori chiave: la produttività dell’industria chimica è calata del 31% dal 2018, mentre il settore della raffinazione deve affrontare margini in calo e concorrenza internazionale crescente.
Una roadmap in tre fasi per la transizione sostenibile
Lo Studio Strategico propone un piano d’azione per salvaguardare la competitività del Polo:
- FASE 0 (interventi immediati) – Garantire la continuità produttiva, semplificare le autorizzazioni, sostenere l’innovazione sostenibile.
- FASE 1 (breve termine) – Accesso a CCS (Carbon Capture & Storage) e idrogeno blu, promuovere filiere circolari e bio-based.
- FASE 2 (medio termine) – Fare del Polo di Siracusa un hub industriale sostenibile a livello nazionale ed europeo.
Le proposte chiave per il futuro del Polo
Lo Studio indica 10 azioni strategiche, tra cui:
✔ Tavolo Permanente al MIMIT, per un confronto continuo tra governo, imprese e sindacati.
✔ Accesso competitivo all’energia, superando il principio del “Do No Significant Harm”.
✔ Sostegno alla Carbon Capture & Storage, come leva per la decarbonizzazione.
Il commento di Confindustria Siracusa
“Il Polo Industriale di Siracusa è una risorsa strategica per l’Italia e l’Europa. Serve un piano di aiuti nazionali ed europei per accompagnare questa transizione e garantire la competitività del nostro sistema produttivo” – ha dichiarato Gian Piero Reale, Presidente di Confindustria Siracusa.
Lo Studio Strategico, sviluppato con il supporto di The European House – Ambrosetti, si propone come documento chiave per il dialogo con il Governo nazionale e l’Unione Europea, affinché la transizione energetica non si trasformi in una deindustrializzazione irreversibile.
Il Ministro Urso ha annunciato per marzo la convocazione di un tavolo di sistema, con la partecipazione di Regione Siciliana, aziende, sindacati e stakeholder locali, per delineare un percorso concreto per il futuro del Polo.