Il congresso del 31 maggio vedrà confrontarsi le due anime del partito: l’area Ricupero-Spada sosterrà Borgh, mentre la corrente Fronterrè-Barone appoggerà Franzò
La classica “poltrona” del per due, ma con così tanti paradossi che “paradosso”, oramai, sembra quasi diventato l’acronimo per identificare il Pd. In linea con il destino provinciale, regionale e nazionale di un partito che sembra raccogliere attorno a se solo una accolita di narcisisti a cui sfuggono gli elementi di aderenza alla realtà. Realtà, s’intende, sul piano politico. Ma abbandonando il terreno della realtà, l’unico su cui dovrebbero confrontarsi i politici anziché quello delle logiche “poltronistiche”, si è costretti ad inerpicarsi sul monte fatato in cui regna l’assurdo. Così, ieri, il circolo cittadino dei democratici ha scelto la strada del congresso (si svolgerà sabato 31 maggio) e i candidati alla carica di segretario cittadino sono 2: Turi Borgh e Joseph Franzò. E se si cerca il paradosso, lo si trova nei gruppi a sostegno dei due candidati: Borgh, uomo vicino all’ex deputato regionale Bruno Marziano, storico esponente del circolo pachinese, ex assessore e presidente del consiglio comunale, sarà sostenuto dall’area che fa capo all’ex consigliere comunale Emiliano Ricupero, vicino al deputato regionale Tiziano Spada, candidato a sindaco nel 2024 (Borgh era candidato al consiglio con Barbara Fronterrè), poi apparentato con Gambuzza al ballottaggio. Proprio per questo motivo Ricupero è stato espulso per due anni dalla commissione provinciale di garanzia del Pd. E ci sono stati anche altri due provvedimenti per i presentatori della lista: Sebastiano Gradante, espulso per 3 mesi, e un richiamo per Salvatore Aquino. Una lista di proscrizione che potrebbe estendersi a tutti i candidati del 2024 con Ricupero.
Padre nobile dell’operazione che ha portato alla nascita dell’asse Borgh-Ricupero, l’ex sindaco Roberto Bruno, tra i firmatari dell’espulsione dal partito di Emiliano Ricupero. L’altro candidato è Joseph Franzò, nome spuntato a sorpresa, che sarà sostenuto dall’altra parte del partito che fa capo al consigliere comunale, Davide Fronterrè e allo stesso segretario in carica, Giancarlo Barone. Per fare chiarezza sui rapporti tra i due Pd esistenti a Pachino: uno, quello che fa riferimento a Ricupero e candiderà Borgh, ha sposato la linea morbida nei confronti di una amministrazione con cui lo stesso Ricupero ha siglato un accordo politico in campagna elettorale; l’altro, quello riconducibile al consigliere Fronterrè e al segretario Barone, ha scelto la linea intransigente dell’opposizione uscita dalle urne elettorali nel 2024.
Al momento pare che nessuno sia disposto al parlare dei dettagli di quanto venuto fuori dal vertice cittadino di ieri ma i leader siracusani, in questo caso Tiziano Spada e Bruno Marziano, sono ben informati (e d’accordo) su quanto sta accadendo in città.