Il deputato regionale del M5S all’Ars accende i riflettori su un grave caso di ritardo nelle prestazioni sanitarie: esame previsto entro 10 giorni fissato a novembre
Un nuovo caso di ritardo grave nella sanità pubblica siciliana è stato denunciato dal deputato all’Ars del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro, pediatra e componente della commissione Salute. Al centro dell’accusa, il rinvio di un esame PET urgente per un paziente 58enne di Siracusa con lesioni toraciche, noduli polmonari e il sospetto di una patologia tumorale.
Secondo quanto riferito da Gilistro, la prescrizione medica indicava la necessità di effettuare la PET entro dieci giorni. Tuttavia, l’appuntamento è stato fissato per metà novembre, cioè sei mesi dopo la richiesta.
“Un ritardo così clamoroso, quando è sul tappeto un sospetto così grave – dice Gilistro – è inaccettabile, visto che potrebbe essere fatale. Se il responso, infatti, dovesse essere infausto, a novembre potrebbero esserci metastasi già diffuse con tutte le conseguenze negative possibili e immaginabili. È l’ennesima vergogna di un sistema allo sbando che non riesce più a garantirci il costituzionale diritto alla salute. Di un sistema che ci tratta peggio degli animali.”
La situazione è aggravata dal fatto che il paziente dovrà raggiungere una struttura convenzionata a Palermo, con un viaggio di quasi 500 chilometri, oltre 3 ore e mezza all’andata e altrettante al ritorno, dopo mesi di attesa.
Il caso si inserisce in un quadro più ampio di disfunzioni strutturali nella sanità regionale che il Movimento 5 Stelle ha già denunciato in più sedi. La manifestazione di domenica a Palermo, già annunciata nei giorni scorsi dal M5S, assume ora un’ulteriore valenza simbolica e politica alla luce di questa nuova denuncia.
“I siciliani sono stanchi di assistere alla lenta ed inesorabile agonia di una sanità col navigatore puntato verso il baratro – ha dichiarato il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola – Casi come quello del paziente di Siracusa sono purtroppo più frequenti di quello che si possa pensare e sono totalmente inaccettabili. Per questo abbiamo dichiarato guerra alle vergognose, immortali e immorali liste d’attesa, che il governo regionale finora ha contrastato poco e male.”
Di Paola propone anche un intervento normativo immediato:
“Portare subito in aula la nostra mozione che mira a togliere le ragnatele ad una legge nazionale del 1998, totalmente inapplicata e pressoché sconosciuta, che permetterebbe ai cittadini di fare visite ed esami gratuitamente in regime intramurario o nel privato, se il pubblico non è in grado di assicurare le prestazioni entro i tempi indicati nella prescrizione.”