Inaugurata alla galleria KOKÓ Studio la personale dell’artista modicano, visitabile fino al 30 aprile. Un viaggio introspettivo tra pittura, scultura e fotografia
La casa come rifugio, memoria e intimità, ma anche come luogo di sofferenza, fuga e perdita. Esplora questa doppia e contrastante valenza simbolica la mostra personale dell’artista modicano Alfredo Covato, intitolata “È da lì che viene la luce”, inaugurata domenica 6 aprile presso la galleria d’arte KOKÓ Studio a Palazzolo Acreide (Via Gaetano Italia 60).
Curata da Nicolò Paolo Scrofani e Natasha Scrofani, l’esposizione presenta un percorso composto da opere pittoriche, scultoree e fotografiche di piccolo, medio e grande formato. Attraverso un dialogo visivo giocato su forti contrasti (bianco/nero, pieno/vuoto, contenuto/contenitore), Covato invita il pubblico a un viaggio introspettivo e a una riflessione profonda sul rapporto tra luce e ombra, presenza e assenza, vita e morte, partendo proprio dal simbolo universale della casa. Un richiamo forte è anche alle esperienze di chi una casa è costretto ad abbandonarla, come migranti e vittime di conflitti. La domanda che sembra emergere dalle opere è: “È, forse, nel buio che riscopriamo la luce?”.
L’Artista
Alfredo Covato, classe 1992, si è diplomato al Liceo Artistico di Modica e laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Il suo stile si caratterizza per l’uso di materiali di scarto, come legno e vecchie pagine di libri ingiallite, e foto d’archivio. Attualmente vive a Modica ma lavora periodicamente come scenografo e partecipa attivamente al panorama artistico italiano con mostre collettive e personali.
Info Mostra
La mostra “È da lì che viene la luce” resterà aperta al pubblico presso KOKÓ Studio (Via Gaetano Italia 60, Palazzolo Acreide) fino al 30 Aprile 2025. Orari: dal Lunedì al Sabato, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 20:00. Domenica visitabile su appuntamento.