Aggiornato al 14/06/2025 - 16:18
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Libero Consorzio, botta e risposta Cannata-Giansiracusa: “Servono piani d’azione non deleghe in bianco”

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Il deputato FdI replica al presidente: “Incontro privo di contenuti operativi”. Lupo attacca la maggioranza: “Baby sindaco con studenti avrebbe fatto meglio”

Siracusa, 14 giugno 2025 – Si alza il tono del confronto politico attorno alla drammatica crisi finanziaria del Libero Consorzio Comunale di Siracusa. Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Ente, Michelangelo Giansiracusa, è l’onorevole Luca Cannata, deputato nazionale di Fratelli d’Italia, a intervenire con fermezza, respingendo al mittente le accuse e rilanciando la richiesta di un intervento strutturale e concreto per il risanamento dell’ex Provincia.

“Leggo con stupore le parole del presidente Giansiracusaafferma Cannata – che preferisce attaccare chi, come me, chiede semplicemente un piano chiaro per risanare l’ex Provincia. È stato eletto con una sua maggioranza, ma anziché fare autocritica per un incontro inutile e privo di contenuti operativi, se la prende con chi gli fa notare l’inutile convocazione plenaria”.

Secondo il parlamentare, la seduta consiliare straordinaria tenutasi ieri avrebbe rappresentato “l’ennesima occasione mancata per offrire al territorio una visione risolutiva”.

“Ribadisco – prosegue – ci saremmo aspettati un piano d’azione, un cronoprogramma, misure concrete da condividere, non una generica richiesta di ‘unità’ per dare carta bianca al presidente. La politica non è una delega in bianco, tanto meno in una fase così delicata”.

Cannata difende l’uso dell’espressione “passerella” riferita alla riunione, chiarendo che non si trattava di una provocazione ma di una lettura realistica:

“Definire ‘passerella’ quella riunione non è una provocazione, ma una constatazione. Non basta riempire l’aula per dire che si sta facendo qualcosa: servono proposte, numeri, scelte coraggiose. E invece nulla: solo l’ennesimo documento, senza contenuti”.

Il deputato sottolinea la propria disponibilità a sostenere ogni misura concreta per salvare l’Ente, ma senza concedere spazio a iniziative che giudica vuote e propagandistiche:

“Non parteciperò mai a riti vuoti solo per salvare l’apparenza. La differenza è semplice: c’è chi vuole parlare del problema e chi vuole risolverlo. Io sto con i cittadini e con i sindaci che chiedono risposte, non con chi cerca alibi per giustificare l’assenza di visione”.

A rincarare la dose è anche il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Lupo, che replica direttamente alla capogruppo di “Grande Sicilia”, Vanessa Impeduglia, la quale aveva criticato l’operato dell’on. Cannata durante il suo mandato parlamentare.

“La ricerca di risorse aggiuntive straordinarie una tantum dallo Stato o dalla Regione – sottolinea Lupo – non è una misura strutturale, e oggi abbiamo bisogno di confrontarci su programmazione e progettazione di misure più solide, in grado di garantire la sostenibilità finanziaria dell’Ente”.

Il consigliere rivendica il contributo già dato da Fratelli d’Italia nelle passate legislature regionali, ricordando l’intervento dell’allora deputata Rossana Cannata in favore del salvataggio dell’Ente e del pagamento degli stipendi:

“Lo abbiamo già fatto durante la precedente legislatura regionale, riuscendo a salvare l’Ente ma soprattutto gli stipendi di chi lavora per il Libero Consorzio”.

Infine, un affondo politico alla maggioranza che guida oggi l’Ente:

“Vorrei capire cosa abbia fatto MPA e Grande Sicilia – afferma Lupo – che al proprio interno hanno esponenti ex Forza Italia, e che qui stanno con l’opposizione di Azione, ma non ricordano di essere stati in maggioranza, prima con Musumeci e oggi con Schifani. Impeduglia dimostra che si è andati ad amministrare l’ex Provincia senza programmazione e senza alcuna soluzione”.

E conclude con un’osservazione tagliente sulla gestione dell’ente:

“Un baby sindaco con gli studenti delegati, con l’ovvio rispetto per i ragazzi e giovani che si approcciano alla politica, avrebbe già in questo mese fatto meglio di questa maggioranza accomunata solo dalla gestione del potere e annesse poltrone”.

In attesa di risposte concrete, la vicenda continua ad animare il dibattito politico provinciale, mentre resta aperta la questione cruciale: quali strumenti mettere in campo – e con quali risorse – per risanare le finanze del Libero Consorzio e garantirne la continuità amministrativa e istituzionale.

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