Aggiornato al 16/01/2025 - 22:38
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Morte Vincenzo Lanteri nel pozzo a Palazzolo: dieci indagati per omicidio colposo

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La Procura: ‘Omessa vigilanza e sicurezza’. Sotto accusa amministratori, proprietario del fondo ed educatori del grest estivo

La Procura di Siracusa ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari riguardanti la tragica morte di Vincenzo Lantieri, il bambino di 9 anni deceduto lo scorso 27 giugno dopo essere caduto in un pozzo a contrada Falabia, nei pressi di Palazzolo Acreide. Dieci persone risultano indagate per omicidio colposo, con l’aggravante di aver agito nonostante la prevedibilità dell’evento.

Vincenzo partecipava alle attività di un grest estivo organizzato nel fondo dove era situato il pozzo. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il bambino si era arrampicato sulla copertura del pozzo, iniziando a saltarci sopra fino al cedimento della struttura, che non ha retto il suo peso.

Tra gli indagati figurano il presidente del consiglio di amministrazione e il legale rappresentante della società cooperativa sociale La Contea Falabia, organizzatrice del grest. L’accusa è di non aver adottato misure idonee per segnalare e mettere in sicurezza il pozzo, ritenuto privo dei requisiti di sicurezza e non conforme alle normative vigenti.

Sotto accusa anche il proprietario del fondo, ritenuto corresponsabile per non aver garantito la messa in sicurezza del sito.

Indagate inoltre cinque educatrici, dipendenti della fondazione Anffas di Palazzolo, e tre operatrici del servizio civile. Alle otto figure era affidata la custodia dei minori partecipanti al grest. Secondo la Procura, erano consapevoli della presenza di fonti di pericolo, tra cui il pozzo, e non avrebbero vigilato adeguatamente su Vincenzo e sugli altri bambini presenti.

Le indagini

L’inchiesta è stata condotta sotto il coordinamento del procuratore capo Sabrina Gambino e diretta dal sostituto procuratore Davide Viscardi, che hanno ricostruito la catena di omissioni e responsabilità che hanno portato alla tragedia.

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