Walter Miduri, vicepresidente di ABBAT, lancia un progetto per valorizzare i borghi dell’entroterra siracusano attraverso il turismo rigenerativo. Focus su Palazzolo Acreide
Una nuova visione del turismo che parte dai piccoli centri e si fonda su lentezza, sostenibilità e coinvolgimento delle comunità locali. È questa la proposta lanciata da ABBAT, l’Associazione dei B&B e degli Alloggi Turistici di Siracusa, attraverso una ricerca curata dal vicepresidente Walter Miduri. Lo studio si concentra sul cosiddetto “turismo lento”, con un focus sul comune di Palazzolo Acreide.
Come si legge nella relazione redatta da Miduri, “negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse verso forme di turismo sostenibile, tra cui spicca il turismo lento: un modo di viaggiare consapevole, rispettoso dell’ambiente, dei ritmi locali e delle comunità ospitanti. In questo contesto, la provincia di Siracusa, ricca di borghi storici, tradizioni, paesaggi e patrimonio culturale, si presta in maniera ideale allo sviluppo di questa forma di turismo.”
Nel mirino della proposta non c’è solo Palazzolo Acreide, ma anche altri comuni del comprensorio ibleo come Ferla, Cassaro, Sortino e Buscemi, realtà spesso escluse dai circuiti del turismo di massa, ma ricche di potenzialità.
“Mentre questi borghi – dice Miduri – offrono scenari ideali per esperienze autentiche e immersive, percorsi naturalistici e trekking (Valle dell’Anapo, Necropoli di Pantalica), enogastronomia tipica, eventi culturali e feste religiose di grande valore identitario.”
Ma a fronte di questo patrimonio, il problema resta il rischio di spopolamento e il progressivo abbandono dei centri storici. “Questi borghi spesso sono colpiti da spopolamento, abbandono degli immobili e invecchiamento della popolazione. Per questo, l’innesto di nuove energie e progettualità legate al turismo potrebbe rappresentare una leva per la rinascita sociale ed economica.”
La ricerca di ABBAT pone al centro il caso di Palazzolo Acreide, inserito tra I Borghi più Belli d’Italia e sito UNESCO per il suo straordinario patrimonio archeologico e architettonico. Una realtà che rappresenta un vero e proprio “laboratorio ideale” per sperimentare modelli di turismo rigenerativo.
“Abbat – dice Walter Miduri – intende proporre alle autorità locali, ai sindaci innanzitutto, una riflessione per la realizzazione di un progetto che superi questa fase di boom turistico caratterizzata da mancanza di progettualità e che potrebbe essere di corto respiro.”
Una progettualità nuova che dovrebbe includere finanziamenti mirati, fondi europei e nazionali, riqualificazione degli immobili, infrastrutture e strategie di marketing territoriale. Senza dimenticare l’importanza del coinvolgimento diretto della cittadinanza.
“Per sfruttare appieno le potenzialità del turismo lento – conclude Miduri – è fondamentale implementare strategie mirate all’accesso a finanziamenti e bandi, utilizzare fondi europei, nazionali e regionali per la riqualificazione di immobili e lo sviluppo di infrastrutture turistiche. Come anche necessita un piano di promozione del territorio attraverso campagne di marketing territoriale e la partecipazione a reti di borghi. Il tutto con il coinvolgimento della Comunità Locale, favorendo la partecipazione attiva dei residenti nella progettazione e gestione delle iniziative turistiche. Come accaduto nell’esperienza di Matera, con incentivi e formazione che hanno permesso ai giovani di lavorare nel loro territorio.”