Aggiornato al 05/09/2024 - 18:08
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Siracusa, la vergogna dei materiali di risulta alle Mura Dionigiane

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Mattoni e spazzatura segnalati dai lettori nei resti dell’antica cinta muraria greca

Quale mente folle o criminale, anche se priva di utenza tari dichiarata, si sognerebbe di andare a smaltire materiale di risulta e spazzatura in un monumento storico della propria città? È questa la domanda che sorge spontanea di fronte a queste incredibili testimonianze portate da un nostro lettore, sotto shock come noi nel vedere una simile mancanza di rispetto verso la propria città.

Perché è vero che le discariche abusive non sono tollerabili in nessun luogo, ma un conto è vedere spazzatura e materiale edile in città o in periferia, dove il disturbo è fastidioso e l’intervento deve essere immediato per decoro e igiene pubblica, un altro è assistere alla denigrazione, allo svilimento, all’umiliazione di un pezzo della città storico, un ricordo della Siracusa metropoli mondiale del passato, la splendida Capitale dei Greci d’Occidente.

Dare la colpa al sindaco, all’assessore, all’azienda che si occupa dello smaltimento è troppo facile, quasi immediato. Certamente si può e si deve fare di più, ma sfidiamo chiunque ad immaginare, in sede di progettazione dell’appalto sui rifiuti, l’idea di dover provvedere a bonificare siti storici e archeologici di rilievo perché qualcuno li avrebbe usati per smaltire materiale edile o buttarci sacchi di immondizia. 

Non si tratta più di lottare contro gli sporcaccioni o contro chi evade la tari, questa è delinquenza, è cattiveria ed incuria, è voglia di vederci tutti coperti di rifiuti per il puro gusto di farlo. 

A questo punto, la lotta non può che essere senza quartiere, perché se non si salvano nemmeno le antiche mura greche, cosa impedirà a questi individui di utilizzare le due colonne del tempio di Giove o altri siti storici come discariche? L’insurrezione contro gli insozzatori deve essere popolare, le istituzioni non potranno che seguire le masse: tutti dobbiamo diventare ispettori ambientali, occhi e orecchie di vigili e polizia ambientale. I delinquenti insozzatori, una volta vistosi accerchiati, non potranno che adeguarsi e siamo certi che, prima o poi, questo accadrà sul serio.

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