Blitz all’alba di Carabinieri e Finanza coordinati dalla DDA di Catania. Al vertice l’ex elemento del clan Bottaro-Attanasio. Controllo sui servizi turistici, estorsioni e violenza. Trovato anche esplosivo
Vasta operazione antimafia a Ortigia dalle prime luci dell’alba. I Carabinieri e i Finanzieri dei Comandi Provinciali di Siracusa hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, smantellando un’emergente associazione di stampo mafioso radicata nel centro storico di Siracusa. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.
Al vertice un ex elemento del clan Bottaro-Attanasio
Le indagini, condotte dal 2021, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati. Al vertice della nuova consorteria criminale sarebbe stato individuato Orazio Scarso, 50 anni, con precedenti penali rilevanti e già considerato un elemento di spicco del clan Bottaro-Attanasio. Secondo gli inquirenti, Scarso si sarebbe imposto come figura egemone nel panorama delinquenziale locale, esercitando il controllo del territorio attraverso intimidazioni e violenza.
Controllo sui servizi turistici ed estorsioni agli ape calessino
Le attività investigative, coordinate dalla DDA etnea, hanno fatto luce sulla capacità dell’organizzazione di esercitare un capillare e sistematico controllo su diversi settori economici strategici dell’isola, in particolare quelli legati ai servizi per i turisti.
Sono emersi numerosi episodi di violenza, minaccia ed estorsione ai danni dei titolari di attività commerciali in aree ad altissima affluenza, nonché l’imposizione del cosiddetto “pizzo” ai proprietari dei noti servizi “ape calessini”. Questo clima di paura e omertà avrebbe pervaso la comunità locale.
Recupero crediti, armi ed esplosivi
Il gruppo criminale, secondo le indagini, avrebbe offerto anche un vero e proprio servizio di “recupero crediti” per conto terzi, utilizzando la propria fama di brutalità per costringere, con minacce e violenza fisica, debitori a saldare le pretese economiche dei mandanti.
Le indagini hanno inoltre permesso di accertare la significativa disponibilità di armi in possesso del sodalizio, sottoposte a sequestro nel tempo. Tra queste, non solo pistole e fucili, ma anche esplosivi ad alto potenziale, in particolare una gelatina dotata di innesco, ritenuta altamente pericolosa.
Sequestro di beni per oltre 1 milione di euro
Contestualmente agli arresti, sono stati eseguiti mirati accertamenti patrimoniali che hanno evidenziato una rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e l’effettivo tenore di vita degli indagati. Questo ha portato al sequestro preventivo di beni mobili, immobili ed attività commerciali per un valore di oltre un milione di euro. Per garantire la continuità aziendale è stato nominato un amministratore giudiziario.
Complessivamente, sono 26 le persone iscritte nel registro degli indagati. Durante le perquisizioni odierne, sono stati inoltre sequestrati quasi 40.000 euro in contanti e sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina.
L’operazione è stata condotta con il supporto dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori “Sicilia”, del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi e di unità cinofile della Guardia di Finanza.