A “Lo stato delle cose” svelati i retroscena sul “Seppellimento di Santa Lucia”. Il presidente di Dracma chiede il ritorno di una copia a Siracusa
Nuovo approfondimento sul “Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio nella trasmissione Lo Stato delle Cose di Rai 3, condotta da Massimo Giletti. Durante il servizio, ampio spazio è stato dedicato alla vicenda delle due copie del celebre dipinto, scomparse per anni e recentemente ritrovate, grazie al lavoro di ricerca di Giovanni Di Lorenzo, presidente dell’associazione culturale Dracma.
L’inchiesta, firmata dalla giornalista Ilenia Pietracalvina, ha ripercorso i passaggi chiave della vicenda, inclusa la richiesta di accesso agli atti presentata al Ministero dell’Interno il 5 febbraio. Questa azione ha permesso di chiarire il percorso compiuto dalle copie del capolavoro di Caravaggio legato alla città di Siracusa.
Secondo quanto emerso, una delle riproduzioni si trova ora nei locali del Fondo Edifici di Culto (FEC), mentre l’altra è collocata nel corridoio del Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, ente che ha fatto richiesta per ottenerla in comodato d’uso.
Durante il servizio sono stati trasmessi anche contributi filmati realizzati dalla troupe di Rai 3 a Siracusa, con interviste a figure chiave come mons. Salvatore Marino, rettore della Chiesa di Santa Lucia alla Badia, il custode Toni Mazzarella, Pucci Piccione, presidente della Cappella di Santa Lucia, e Fra’ Daniele Cugnata, rettore della Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro.
A seguito delle nuove rivelazioni, il presidente dell’associazione Dracma ha ufficialmente protocollato una richiesta affinché una delle due copie venga stabilmente ricollocata nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, restituendo così alla città una testimonianza artistica legata alla sua storia.