Depositata la lista a sostegno di Anthony Barbagallo: 300 nomi tra giovani e militanti storici per un Pd rinnovato e pronto alle sfide future. Ma continua la “fronda” per le primarie
Pd Sicilia, depositata ufficialmente la lista a sostegno della candidatura di Anthony Barbagallo alla segreteria regionale del Partito Democratico siciliano. Sono 300 i nomi che compongono la lista, che unisce giovani e militanti di lungo corso con l’obiettivo dichiarato di dare una nuova spinta al partito in Sicilia.
«Tenendo fede al titolo della mozione a sostegno della mia candidatura, RigeneriAmo il Pd, abbiamo composto la lista intanto pensando al bene comune del Pd, delle sue iscritte e dei suoi iscritti e di chiunque voglia contribuire a costruire una alternativa alle destre», ha dichiarato Barbagallo.
L’ex deputato nazionale e regionale sottolinea l’importanza della presenza giovanile: «Tra i punti fondamentali per la composizione della lista la presenza del 20% di giovani e un consistentissimo rinnovamento del gruppo dirigente».
«L’obiettivo di questo congresso – prosegue Barbagallo – non è quello di misurarci al nostro interno. Ma è quello, semplice e allo stesso tempo arduo e ambizioso, di rendere il Pd all’altezza delle sfide che ci attendono per costruire una opposizione netta e forte al governo di Schifani e delle destre».
Infine, un passaggio sul metodo scelto per la selezione dei nomi: «Per fare questo, oltre all’esperienza dei militanti di lungo corso, riteniamo che sia fondamentale dare spazio ai giovani non solo per rinnovare la classe dirigente del nostro partito, ma perché forniranno un contributo di idee e di impegno fondamentale».
Continua il “dissenso” di parte del PD: una lettera a Elly Schlein per chiedere le primarie
«Siamo un gruppo che ha raccolto migliaia di firme per richiedere di celebrare il congresso regionale del Partito democratico con le primarie aperte», si legge nella lettera. «Noi non sappiamo quello che ti hanno raccontato e che raccontano ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente a te».
Il gruppo di esponenti del PD ha presentato ricorso per contestare lo svolgimento delle votazioni della scorsa assemblea del partito, che si è tenuta il 27 gennaio.
«Il Pd è casa nostra e ci sono tra i firmatari esponenti che questo partito lo hanno fondato. Per noi le primarie – spiegano – rappresentano lo strumento identitario del partito e ancora la più grande innovazione politica portata sulla scena nazionale negli ultimi anni. In una assemblea tenutasi per definire il regolamento congressuale è stato detto di no ed è stato consumato un voto Noi chiediamo di avere l’elenco di chi ha votato. Una richiesta di trasparenza a cui ci viene ancora detto di no. Ti chiediamo di non voltare la testa dall’altra parte».
«La Sicilia è una terra complessa che merita una vera alternativa – concludono gli esponenti nella lettera – a questa destra che qui mostra il volto peggiore. Per batterla noi dobbiamo dimostrare di essere diversi e credibili agli occhi dei cittadini».