L’assessore Daniela Faraoni sblocca la trattativa dopo sei mesi: firmato il decreto con incrementi retroattivi. Soddisfazione delle associazioni di categoria (Ads, Ascea, Adip, Arcade)
È stato raggiunto l’accordo sul budget per i centri di dialisi in Sicilia, che assistono oltre 4 mila pazienti in tutta l’isola. A sbloccare una trattativa che andava avanti da sei mesi, tra tensioni e malumori, è stata l’assessore regionale alla Sanità, Daniela Faraoni, che ieri ha firmato il decreto con gli incrementi tariffari, i quali saranno retroattivi a partire dal primo gennaio di quest’anno.
Svolta nella trattativa: incremento del 50% per le prestazioni di qualità
Dopo aver incontrato le associazioni di categoria dieci giorni fa e aver garantito l’impegno del governo Schifani, l’assessore Faraoni ha chiuso ieri il confronto in soli due incontri. L’accordo dà il via libera alla richiesta minima avanzata dalle associazioni, prevedendo un incremento del 50% sulle prestazioni di dialisi di più alta qualità.
L’assessore ha inoltre assicurato l’interesse del governo a coinvolgere i centri di dialisi nel piano di prevenzione sui rischi sanitari al vaglio dell’assessorato.
Soddisfazione delle associazioni: “Riconosciuto il ruolo determinante di Faraoni”
Grande soddisfazione è stata espressa dalle associazioni di categoria Ads, Ascea, Adip e Arcade, che hanno riconosciuto all’assessore Faraoni “il ruolo determinante per la svolta nella trattativa e la sensibilità dimostrata verso le difficoltà manifestate dai centri di dialisi”. Queste strutture sono state definite un “presidio fondamentale in ogni parte dell’isola e spesso unico punto di riferimento per i pazienti soprattutto nei piccoli centri”.
All’incontro risolutivo erano presenti, oltre a Faraoni e alle associazioni, il dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, Francesco Paolo La Placa per lo stesso dipartimento e Paola Priola, dirigente del servizio economico-finanziario dell’assessorato.
L’auspicio per il futuro e l’impegno per la prevenzione
Le associazioni auspicano che, con la prevista uscita della Regione Siciliana dal piano di rientro entro gennaio 2026, si possano finalmente liberalizzare le prestazioni dialitiche ad alta qualità e tutte le prestazioni aggiuntive, come previsto dalla normativa nazionale.
Il presidente dell’Ads, Giuseppe Verde, ha ribadito che “tutte le strutture di dialisi sono pronte ad integrarsi nel programma di prevenzione delle malattie renali e nel ridurre i tempi delle liste di attesa”, in linea con l’auspicio espresso dall’assessora Faraoni.