L’iniziativa della cooperativa L’Arcolaio (progetto “Jail to Job”) promuove competenze, opportunità e lavoro per persone in esecuzione penale. Svolti colloqui e workshop
Creare un ponte concreto tra il mondo delle imprese e la realtà penitenziaria per favorire il reinserimento socio-lavorativo di detenuti e detenute. È l’obiettivo del “Jail Career Day”, l’importante evento svolto oggi pomeriggio, martedì 15 aprile, a partire dalle ore 15:00 presso l’Urban Center di Siracusa (via Nino Bixio, 1).
L’appuntamento, organizzato dalla cooperativa sociale siracusana L’Arcolaio, si inserisce nel progetto nazionale “Jail to job. Carcere, impresa, comunità”, realizzato in partnership con le cooperative Rigenerazioni di Palermo e Lazzarelle di Napoli e sostenuto dalla Fondazione San Zeno. Il progetto mira a sviluppare modelli innovativi di politiche attive del lavoro dentro e fuori le mura carcerarie, creando una rete virtuosa tra imprenditori, istituzioni penitenziarie e comunità locale.
Il “Jail Career Day” odierno rappresenta una preziosa occasione di dialogo e confronto pratico. Il programma, dopo l’accoglienza e i saluti istituzionali (ore 15:30), prevede momenti tematici su “Carcere, lavoro e Recidiva Zero” (con interventi dal mondo penitenziario e del Terzo Settore) e su “Mondo imprenditoriale e servizi sul territorio per l’inclusione” (con rappresentanti di imprese, categorie produttive e servizi di orientamento/formazione).
Sono seguiti una fase cruciale di colloqui di lavoro individuali (“matching”) tra le aziende presenti e i beneficiari del progetto, ovvero persone in fase di uscita dal carcere, ammesse a misure alternative o in regime di esecuzione penale esterna. Saranno inoltre condivise testimonianze di successo, sia da parte di imprese che hanno già aderito a progetti simili, sia da parte di persone che hanno trovato un’occupazione grazie a questi percorsi. Chiuderà i lavori un workshop curato da Sviluppo Lavoro Italia sul tema “Sviluppo di competenze e personal branding”.
L’evento punta quindi ad accendere i riflettori sull’importanza delle politiche attive del lavoro come strumento per offrire un futuro diverso e nella legalità a chi proviene da un percorso detentivo, e contemporaneamente a individuare azioni efficaci per conciliare lo sviluppo di competenze con le esigenze concrete delle aziende del territorio.