Aggiornato al 29/01/2025 - 10:22
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“Pretendiamo rispetto”: il PCI di Siracusa denuncia il degrado della zona industriale

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Lavoratori e cittadini in allarme per inquinamento, sicurezza e prospettive occupazionali. Il PCI chiede trasparenza e interventi immediati

Il Partito Comunista Italiano di Siracusa prende una posizione netta sulla situazione della zona industriale, denunciando il degrado ambientale, la precarietà occupazionale e la mancanza di trasparenza da parte delle multinazionali. “Pretendiamo rispetto, ora basta!” è il messaggio rivolto a governo, istituzioni e aziende come ENI, GoiEnergy, Sonatrach e Sasol.

Un’emergenza tra ambiente e lavoro

Secondo il PCI, la zona industriale versa in condizioni critiche: impianti con manutenzione insufficiente, sicurezza a rischio e un futuro incerto per i lavoratori. “Questa terra ha già pagato un prezzo altissimo in vite umane e devastazione ambientale”, denunciano i rappresentanti del partito, chiedendo interventi immediati.

Uno dei punti caldi è la possibile chiusura dell’impianto di etilene, essenziale per l’industria italiana. “Non ci state prospettando nessuna riconversione, ma solo la chiusura”, accusa il PCI, che propone invece la nazionalizzazione dell’impianto per evitare il rischio di dipendenza dall’estero.

Bonifiche e nuovi impianti: le richieste del PCI

Il partito si dice favorevole alla costruzione di una bio raffineria e di un nuovo impianto, ma chiede che vengano realizzati nelle aree già contaminate e in attesa di bonifica. “Perché non rispettare la nostra terra e la nostra gente?”, si domandano i rappresentanti.

Critiche anche allo spreco energetico: “Vediamo colonne di vapore disperse nell’atmosfera, quando potrebbero essere trasformate in energia”, affermano, chiedendo un sistema più efficiente e sostenibile.

L’appello alla politica: “Non siamo sciocchi”

Il PCI invoca un piano industriale chiaro e un cronoprogramma per la bonifica, la sicurezza e la riduzione dell’impatto ambientale. Tra le proposte, il riciclo dell’acqua di raffreddamento e la piantumazione di alberi per mitigare l’inquinamento.

Il messaggio alla politica è diretto: “Caro Governo nazionale e regionale, pretendiamo rispetto. Non siamo sciocchi e non accetteremo più promesse vuote”. Il futuro della zona industriale di Siracusa, per il PCI, è in bilico e richiede azioni immediate.

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