L’Assemblea Regionale respinge il provvedimento per integrare gli orari dei dipendenti comunali. Il proponente: “Amareggiato, ma non mi arrendo”. 81 lavoratori di Rosolini restano senza tutele
L’Assemblea regionale siciliana boccia la norma per i lavoratori part-time per i Comuni in difficoltà. E il primo a gridare allo scandalo è il deputato regionale Riccardo Gennuso, componente della maggioranza in sala d’Ercole, a sostegno del presidente della Regione, Renato Schifani.
«Una decisione sbagliata – ha scritto il parlamentare regionale».
Ieri l’Ars, a sorpresa, ha respinto per soli due voti il provvedimento che avrebbe consentito ai Comuni in dissesto a integrare gli orari di lavoro del personale part-time
«Garantendo più stabilità ai dipendenti e servizi migliori ai cittadini – ha precisato Gennuso. Sono amareggiato da questo risultato, perché era una misura concreta per sostenere sia i lavoratori, spesso costretti a stipendi ridotti, sia gli enti locali in difficoltà. La politica ha perso un’occasione per dare risposte vere al territorio.
Ma non mi arrendo. Continuerò a lavorare perché proposte come queste, che uniscono diritti dei lavoratori ed efficienza, trovino presto spazio all’interno di una nuova legge».
Per comuni come Rosolini, la città di Gennuso, il provvedimento avrebbe consentito a 81 dipendenti comunali una integrazione che avrebbe significato una estensione del lavoro, dello stipendio e de rispettivi servizi.
Ma qualcosa non è andata come avrebbe dovuto andare e la proposta è stata bocciata.