Aggiornato al 02/07/2024 - 09:53
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Palazzolo Acreide, morte di Vincenzo, dall’esame autoptico emerge forte l’ipotesi dell’annegamento

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Quel maledetto pozzo di contrada Falabia era pieno a metà di acqua, difficile per il bambino restare a galla

L’autopsia condotta ieri sul corpo del piccolo Vincenzo, caduto in un pozzo durante una giornata che doveva essere di svago e divertimento a Palazzolo Acreide lo scorso 28 giugno, sembra aver escluso dalla causa della morte traumi o ferite dovute alla caduta, facendo dunque strada all’ipotesi dell’annegamento.

Terminati i rilievi legali, la salma sarà dissequestrata e messa a disposizione dei familiari per i funerali, giornata che coinciderà con il lutto cittadino per la comunità di Palazzolo Acreide, ferita e profondamente turbata da quanto accaduto.

Nel frattempo proseguono le indagini da parte dei Carabinieri, sarebbero adesso 9 gli indagati tra cui la stessa educatrice che entrando nel pozzo tentò di salvare Vincenzo; anche il titolare del fondo, nonché presidente della cooperativa Anffas, è sotto indagine, da verificare le condizioni di manutenzione e di regolarità del pozzo in cui è caduto Vincenzo. La stessa procuratrice di Siracusa, Sabrina Gambino, ha compiuto un sopralluogo di persona nei luoghi interessati dalla vicenda.

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