Il senatore siracusano stigmatizza l’assenza di un tema importante come la siccità
“Si è concluso a Siracusa il G7 Agricoltura e Pesca, con una dichiarazione ministeriale d’intenti, che potremmo definire ‘acqua fresca‘, se non fosse che, come siciliani, siamo in lutto per la desertificazione generata da una siccità record e perdurante, per i numerosissimi pascoli abbattuti quest’anno, per le irrisorie risorse messe insieme dai governi nazionale e regionale (circa 30 milioni a fronte di danni stimati in oltre 1 miliardo). Sappiamo bene che le dichiarazioni finali di questi eventi hanno, inevitabilmente, il carattere della genericità e della ripetitività, ma colpisce l’assenza di parole come ‘siccità‘, ‘desertificazione‘, ‘compensazione‘, ‘danni‘, ‘concorrenza sleale‘, ‘mediterraneo‘.
Se c’è una cosa che davvero è apparsa ineluttabilmente ‘sovrana‘, nell’Europa meridionale, è proprio la siccità: un’emergenza che avrebbe meritato un suo specifico spazio – all’interno dell’analisi dei citati mutamenti climatici – e specifiche linee di azione, dal momento che i processi di desertificazione, purtroppo, non riguardano più soltanto il continente africano (tema che incide, peraltro, anche nella capacità europea di incrementare la cooperazione alimentare con l’Africa). Giusta l’attenzione alle generazioni future, ma la prima attenzione è consegnare alle nuove generazioni un pianeta che ci sopravviva.
La parola ‘acqua‘ è citata una sola volta. Gli investimenti in reti idriche – dalla raccolta, al riuso, alla desalinizzazione – mai. Eppure, un G7 sarebbe il luogo ideale per rilanciare la cooperazione internazionale sulle migliori e meno impattanti tecnologie per la desalinizzazione delle acque marine. In un documento che, giustamente, richiama l’impatto della guerra avviata dall’invasione russa in Ucraina, anche in termini di prezzo dei fattori, il riferimento alla valorizzazione dei componenti delle filiere (e alla distribuzione del valore al loro interno) è talmente generico da apparire inutile: mancano le politiche“.
Così in una nota il senatore Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo Pd in Senato.