Il governo Schifani recepisce le norme nazionali. L’assessore all’Istruzione: “Lavoriamo per merito e legalità”. Già revocate 11 parità nel 2025 e registrato un -35% di maturandi da istituti paritari
Non si ferma la stretta del governo Schifani contro i “diplomi facili”. L’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, guidato da Mimmo Turano, ha emanato una nuova circolare con indicazioni operative per le scuole paritarie di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2025/2026. Il provvedimento recepisce le recenti disposizioni nazionali per contrastare i cosiddetti “diplomifici”.
I primi risultati della lotta ai diplomifici in Sicilia
L’azione di contrasto sta già producendo effetti concreti. I dati dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia certificano una netta diminuzione dei candidati all’esame di Stato provenienti da scuole paritarie, passati dai 4.340 dello scorso anno agli attuali 2.798 (-35%). Nei primi mesi del 2025, inoltre, sono state ben 11 le revoche della parità a scuole di secondo grado.
“I titoli di studio non si conseguono con scorciatoie ma si ottengono con dedizione e perseveranza,” ha affermato l’assessore Mimmo Turano. “Sono orgoglioso dei risultati raggiunti in Sicilia, perché la lotta ai diplomifici comincia a dare primi frutti concreti. Stiamo lavorando per una scuola pubblica che abbia come faro merito e legalità.”
La nuova circolare: stop alla “formula 5 anni in uno”
La nuova circolare introduce misure stringenti, in linea con le disposizioni volute dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Tra le novità principali, si prevede che “l’alunno o lo studente può sostenere nello stesso anno scolastico, presso una scuola del sistema nazionale di istruzione, gli esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione”.
“Con la nuova circolare,” ha concluso l’assessore Turano, “è finita l’era della ‘formula’ 5 anni in uno”.
La circolare integrale è disponibile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo link.