Aggiornato al 17/05/2025 - 12:48
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“Una sola passione. Il destino dell’eroe classico”: al Museo Paolo Orsi la mostra tra reperti, teatro e devozione

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Fino al 17 giugno a Siracusa l’esposizione che intreccia materiali d’archivio INDA, reperti archeologici e i monili di Santa Lucia

È stata inaugurata presso il Museo archeologico Paolo Orsi la mostra “Una sola passione. Il destino dell’eroe classico”, un progetto espositivo promosso dalla Fondazione INDA in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai. L’esposizione è curata da Michele Romano, Elena Servito e Rosa Lanteri, con la partecipazione della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, che ha concesso l’esposizione di alcuni monili del tesoro della Patrona di Siracusa.

La mostra sarà visitabile fino al 17 giugno, durante gli orari di apertura del museo, e propone un dialogo tra archeologia, teatro e tradizione religiosa, attraverso reperti del Museo Paolo Orsi, materiali d’archivio dell’INDA e gioielli di Santa Lucia.

Il percorso è articolato in tre sezioni principali:

  • Gli abiti e materiali d’archivio dell’INDA relativi ai precedenti allestimenti delle opere in scena quest’anno al Teatro GrecoEdipo a Colono, Elettra di Sofocle e Lisistrata di Aristofane – messi in relazione con i reperti conservati al museo;

  • La sezione dedicata al corredo del guerriero ignoto del IV secolo a.C.;

  • Un’area incentrata sulla figura dell’eroe classico.

Il progetto è stato ideato da Elena Servito, responsabile dell’Archivio e Biblioteca INDA, con il contributo scientifico di Michele Romano (curatore della sezione iconografica), Rosa Lanteri (dirigente del museo), Carmelo Bennardo (direttore del museo) e Dario Bottaro, esperto di collezioni ecclesiastiche. L’allestimento è stato curato da Carmelo Iocolano, mentre Franca Centaro ha realizzato fotografie e video documentario.

L’elemento più importante della mostra – sono le parole di Michele Romano – credo sia l’unione tra la parola e l’immagine: immagini, figure, vasi antichi, costumi, iconografia narrano i testi di duemila anni e penso sia proprio questa la contemporaneità del teatro antico che ancora oggi ammalia tutti noi.”

Si tratta di una nuova occasione per esporre il materiale conservato all’interno dell’Archivio INDA e per far conoscere il materiale polimaterico in esso custodito – ha aggiunto Elena Servito –. Saranno esposti i materiali promozionali e gli abiti di scena di Edipo a Colono, Elettra e Lisistrata presenti nel repertorio archivistico sartoriale INDA. Negli oltre 100 anni di Rappresentazioni classiche, l’INDA ha coinvolto grandi nomi della sartoria teatrale, il loro lavoro è testimoniato dalle missive, contratti, figurini, foto e dagli abiti custoditi all’interno del nostro Archivio e che diventano strumenti fondamentali per la ricostruzione di questo settore teatrale.”

Rosa Lanteri, archeologa e curatrice della sezione archeologica, spiega: “Si propone in questa sede una scelta di reperti che, in un costante dialogo con gli abiti, le immagini e il materiale archivistico dell’INDA, concorrono a narrare lo spirito delle tragedie e la commedia rappresentate quest’anno. Le scene figurate di due splendidi crateri rimandano l’una al mito di Oreste, la cui furia omicida è stata alimentata dalla sorella Elettra, mentre l’Edipo Re del secondo cratere è rappresentato davanti a una scenografia teatrale. Infine, per Lisistrata, il corredo di un mercenario italico, seppellito con daga, lance e frecce, è sembrato il più idoneo a rappresentare la crudele realtà delle guerre e dei conflitti di sempre.”

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