Aggiornato al 25/07/2024 - 17:36
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Camera dei Deputati, approvato il bilancio, la soddisfazione del parlamentare siracusano e questore On. Scerra

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Il parlamentare siracusano Filippo Scerra (M5S) è uno dei tre Questori della Camera dei Deputati, unico rappresentante dell’opposizione

In questa legislatura, si tratta della carica più elevata tra quelle ricoperte da deputati eletti nel territorio siracusano. Questa mattina, in Parlamento, Scerra ha coordinato i lavori per l’approvazione del bilancio interno della Camera dei Deputati. “Un passaggio fondamentale nella vita dell’amministrazione di Montecitorio, cui contribuisco quotidianamente nel mio ruolo di Questore. Giorno per giorno – spiega il parlamentare siracusano – l’attenzione è volta a contenere le spese, ad aumentare la trasparenza ed a rendere più efficiente la nostra casa della Democrazia. Grazie a questo impegno abbiamo contenuto la spese, soprattutto grazie a due aspetti: lo stop all’adeguamento delle indennità dei parlamentari e il taglio del numero dei deputati. Due misure che valgono da sole più di 80 milioni di euro all’anno di risparmio”.
Importante il tema dell’equità sociale ed in particolare i vitalizi degli ex parlamentari, “tagliati dalla delibera Fico nel 2018 e su cui non abbasseremo la guardia”, dice Scerra confermando la volontà di non tornare indietro con quelli che vengono percepiti dall’opinione pubblica come “privilegi”.
Quanto alla gestione di competenza dell’esercizio 2023, si è chiusa con un avanzo di 50 milioni di euro, “cancellando i residui passivi e spendendo meno laddove era possibile.
Il risultato – sottolinea Filippo Scerra – è quello di una riduzione della spesa di funzionamento e di un aumento dell’avanzo di amministrazione”.
Non va sottaciuto, poi, che tra i compiti del Questore c’è anche la verifica della costituzione della società in house. “Un errore votato dalla maggioranza in maniera autoritaria, che porterà costi ancora da scoprire e indebolirà la nostra Istituzione. Continuerò a fare il mio lavoro con attenzione, passione e cura come in questi primi due anni, senza abbassare mai la guardia. Perché la tutela della Camera è la tutela delle nostre Istituzioni”.

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