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Donne e sport, successi e fallimenti

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La caduta di stile dell’ex direttore generale della Nazionale Cantanti, Pecchini ripropone con vergognosa virulenza nuovi conati di sessismo nel mondo sportivo

[/vc_column_text][vc_text_separator title=”di Federica Capodicasa”][vc_column_text]Conosciamo ormai tutti le vicissitudini di Aurora Leone, la giovane ventiduenne campana, celebre per la sua partecipazione al gruppo comico “The Jackal”, venuta in questi giorni alla ribalta per essere stata oggetto di discriminazione sessuale da parte dell’ormai ex direttore generale della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini, imputato per aver voluto l’allontanamento della giovane dal tavolo, nel corso della cena consumatasi il giorno precedente il match del cuore.

Aurora Leone
Aurora Leone

“Sei una donna, non puoi stare seduta qui.”
“Da quando in qua le donne giocano?”

L’indignazione profonda dell’universo femminile, che si è sentito per un attimo nella stessa pelle di Aurora, una pelle graffiata dall’artiglio maschilista persuaso che, quello dello sport, sia un mondo esclusivamente appannaggio dell’uomo, ha acceso un polverone mediatico che, come prevedibile, si è subito spento in seguito al “j’accuse” di qualche membro della squadra dei cantanti e alle immediate dimissioni del direttore Pecchini dal suo incarico.

Fine. Sorrisoni, giochiamo la partita.

juve woman siracusapressIn campo, guarda caso, c’è anche la Juventus Women, a dimostrazione del fatto che il calcio è anche accettazione e accoglienza. Ma di chi?

Mi sembra di vedere cento mani arrampicarsi su altrettanti specchi, nel vano tentativo di sottolineare un concetto che, per natura e meriti, è già prerogativa della donna.

E non della donna in quanto essere umano munito di seno e utero, ma in quanto professionista sportivo.

Quanti di voi, che avete seguito indignati le vicende di Aurora, sanno che, solo in quest’ultima settimana, la nuotatrice Simona Quadarella ha vinto tre medaglie d’oro ai Campionati Europei di Budapest.

Che la tiratrice Sofia Ceccarello si è presa un bronzo nella carabina da 10 metri.

Che il quartetto magico Panziera, Castiglioni, Di Liddo e Pellegrini hanno conquistato il bronzo nella finale della 4×100.

benedetta pilato siracusapress
Benedetta Pilato

Che Margherita Panziera si è presa l’oro nei 200 e l’argento nei 100 dorso e Benedetta Pilato l’oro nei 50 rana stabilendo un nuovo record mondiale.

Che Roberta Bruni ha battuto il record italiano nel salto con l’asta ottenendo così lo standard per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Che Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Chiara Rebagliati hanno sconfitto il Messico nel corso della tappa di Coppa del Mondo di tiro con l’arco a Losanna.

Che agli Europei Viviana Bottaro ha conquistato il bronzo nel kata individuale.

Che le nuotatrici Pirozzi, Gailli, Quadarella e Pellegrini sono terze nella finale 4×200, strappando così il pass per i giochi olimpici.

Che Jessica Rossi è stata designata portabandiera a Tokyo 2020.

Ora mi chiedo, perché ci indigniamo per Aurora?

federica pellegrini siracusapress
Federica Pellegrini

Perché solleviamo un polverone mediatico, per poi occultarlo sotto il tappeto verde dell’Allianz Stadium e non ci sdegniamo del fatto che di queste ragazze si parla così poco.

Perché ci lamentiamo del ruolo della donna nello sport quando siamo i primi a non riconoscerne loro alcuno.

Perché è più facile guardare a un fallimento sociale, che a un successo mondiale o europeo che sia? Per l’audience? Per i followers? O semplicemente perché fa “più figo” parlarne a tavola con gli amici.

Continuiamo a ergerci a detentori dello scibile umano, che tanto ci pensano loro, tutte quelle ragazze, donne, madri e figlie a innalzarsi con grazia sui gradini più alti del podio.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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