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Donne che vogliono programmare i loro partener ogni giorno come robot domestici, però poi gli stirano le camicie e gli piegano i pantaloni
[/vc_column_text][vc_text_separator title=”di Federica Capodicasa”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Di recente ho assistito a una conversazione tra due uomini che parlavano tra loro dell’approccio con le donne. E con il termine approccio non intendo il traino fine a sé stesso, piuttosto il modo di fare, le maniere.
È stata una serata sociologicamente intrigante che mi ha fornito uno spunto interessante.
Dopo un paio di superalcolici voi uomini riuscite a sbottonarvi più di una diva del burlesque, però al contrario di quest’ultima, non lo fate in modo seducente e accattivante, vi appartiene sicuramente di più lo stile di Demi Moore nel film Striptease.
Tralasciando i termini tecnici, i procedimenti dei due erano diametralmente opposti.
Dopo tre minuti di attento ascolto sono rimasta stranita perché a prima vista, colui che sembrava custodire in sé quel tipico sentimentalismo languido che farebbe capitolare anche la più arida delle donne, sembrava che preferisse tralasciare tutte le romanticherie previste, prediligendo a quest’ultime un approccio decisamente di tipo ferino, sorretto dall’inutilità di lasciare alla propria donna un attimo per respirare e l’istinto di perpetuare la sua stirpe. Pause previste: nessuna.
L’altro invece, nonostante la sua barba incolta e la sua zazzerina sale e pepe che lo stereotipavano come la più classica delle esche ai feromoni per giovani appetiti, sembrava essere quello più sensibile e attento ai desideri delle giovani pescioline. La scorza di Schwarzenegger, ma l’animo di Edward mani di forbice. Preferibile? Non lo so.
Uomini miei cari, se non foste esistiti dai tempi dei tempi, sicuramente qualcuno, oggi, vi avrebbe inventati.
Avete ragione a sentirvi frustrati.
Le donne vi vogliono programmare ogni giorno come robot domestici, però poi vi stirano le camicie e vi piegano i pantaloni. Questo stride un po’.
Voi non siete nati per rammendarci la vita come noi non siamo nate per rammendarvi i calzini. Al bando Platone e il suo simposio. Non esiste la metà della mela. Non esiste la perfezione.
Esistono solo due esseri, due anime che si troveranno e impareranno a comprendersi e amarsi. E per un uomo comprendere una donna sarà più facile perché, sia che voglia essere come Robin-Hood o come Superman, una calzamaglia, la dovrà indossare per forza![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]