Aggiornato al 08/05/2021 - 10:23
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Il cult movie – Baby boom, paradigma delle “femmine” che si rialzano

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La meravigliosa Diane Keaton veste i panni di una donna che rinasce in una pellicola che non cade nella trappola degli stereotipi di genere

[/vc_column_text][vc_text_separator title=”di Federica Capodicasa”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Ieri sera ho rivisto, forse per la milionesima volta, il film “Baby Boom”, graziosa commedia americana che ha visto i suoi albori nel lontano 1987 e che ha come protagonista la meravigliosa Diane Keaton nei panni di un’accesa carrierista, costretta a svestire improvvisamente i panni della “Tiger Lady” a causa del sopravvenuto e quanto mai improvviso arrivo nella sua vita di una bambina.

locandina bay boom siracusapress
La locandina del film

JC Wiatt, newyorkese per passione, dedita alla compagnia per cui lavora, assuefatta, dunque, a vivere un’esistenza inquieta nella quale il tempo, tanto nel lavoro, quanto negli affetti, non sembra essere la determinante essenziale della sua vita, si ritrova improvvisamente a dover modificare i suoi piani a causa di un fidanzato svanito, una tata tedesca, ma soprattutto, di un capufficio maschilista.

Dalla cresta dell’onda, JC passa nel giro di poco tempo, a quelle del Vermont.

Acquista un fuoristrada e un cottage con frutteto, stalla e lago annessi e inizia a impiegare il suo (tanto, troppo) tempo a ricostruire sé stessa e a brevettare, nel giro di pochi mesi un fortunatissimo marchio per un alimento per bambini estremamente goloso non solo per questi ultimi, ma anche per i suoi vecchi capi che, grazie a una inattesa proposta di acquisto, per un attimo, ma per uno soltanto, fanno riaffiorare prepotentemente in lei l’istinto della “tiger”.

“Baby Boom” non è solo una commedia qualunque, è un film che racconta, con delicatezza e ironia, l’immagine della rinascita di una donna senza per forza stereotiparla.

Respinta da un mondo “maschio” che mal tollera l’impedimento, lei si siede per terra solo per un istante, inforca gli occhiali da sole per nascondere una lacrima, soffia via i capelli dalla fronte e poi si rialza.

Perché una “femmina” si rialza sempre. E quando lo fa, fa paura.

JC rappresenta le donne che di fronte all’imprevisto e, nella fattispecie, alla sua fortunosa risoluzione, non cedono alle lusinghe della riscossa a tutti i costi.

Certo la tentazione è forte, le gambe tremano e lo champagne sta per essere sbocciato.

Lei si dilunga allo specchio e si guarda e si piace così, un po’ ammaccata forse, ma nuova e si ricorda che nella vita la migliore rivincita cui si possa aspirare è strettamente legata all’assoluta possibilità di poter avere, in ogni caso e in ogni momento, la libertà di poter pronunciare un “ja” oppure un “no”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_video link=”https://youtu.be/UOpOaGdLj_8″][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_text_separator title=”Il trailer originale del film diretto Charles Shyer e interpretato da Diane Keaton e Sam Shepard. La pellicola del 1987 ha incassato 26 milioni al botteghino. Le musiche sono di Bill Conti e Burt Bacharach. Grazie alla sua interpretazione, Diane Keaton si guadagnò le candidature come miglior attrice protagonista all’Oscar e al Golden Globe” border_width=”10″][/vc_column][/vc_row]

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