Siracusa, la città delle sentenze “a trasi e nesci”

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Siracusa è la città delle sentenze “hai ragione ma perdi la causa”.

Il Tar (ma anche il Cga ci ha messo del suo) è specializzato in queste sentenze “a trasi e nesci” in cui tendenzialmente vincono sempre gli stessi o i loro amici e sodali e perdono gli altri anche se nelle sentenze si legge che quelli che perdono hanno ragione, ma non abbastanza, non del tutto, non a sufficienza.

tar siracusapressLa regola è stata confermata dalla sentenza del Tar sulla questione dello scioglimento del consiglio comunale. Il Tar di Catania, sempre lui, ha in pratica detto più o meno che è assurdo e sproporzionato sciogliere il consiglio comunale perché ha bocciato il bilancio consuntivo ma ciononostante ha respinto il ricorso dei consiglieri “zombie” perché non hanno centrato il punto debole della normativa.

Insomma hanno ragione ma perdono la causa.

Ce n’è anche un’altra di causa in arrivo sullo stesso argomento e a questo punto la curiosità è ovviamente alle stelle. Ma attendiamo con pazienza ed emozione.

Intanto questa sentenza fa il paio con l’uno-due di Tar-Cga sulle elezioni amministrative del 2018 dove il Tar disse che sì, c’erano irregolarità ma solo in 9 sezioni e in quelle sezioni le elezioni andavano rifatte, il Cga confermò che sì, c’era stata confusione, numeri a m…, conteggi psichedelici, ma insomma non abbastanza da far ripetere le elezioni nelle 9 sezioni, insomma una dose fisiologica di pasticci che non implicava d’essere sanata ridando la parola agli elettori. Anche in questo caso, quindi, i ricorrenti avevano ragione ma non abbastanza, non esageratamente e così persero la causa.

bar maniace siracusapressPercorso identico negli esiti – ma con un tocco di teatro dell’assurdo in più – all’ormai mitica causa per il bar astronave dove il Tar dopo 2 anni di travaglio disse che sì, l’astronave era difforme al progetto ma fra le righe sussurrava che pretenderne lo smontaggio totale era un po’ esagerato. E infatti si arriverà a una sanatoria e così sia. In questo caso però quelli a cui il Tar aveva dato ragione, cioè la Soprintendenza e il Comune, sono gli stessi che, come dire, non hanno brindato alla vittoria della causa ma si stanno adoperando per vanificare l’effetto di quella loro vittoria giudiziaria.

Come diceva un avvocato, tale Marco Tullio Cicerone, “Urbem Syracusas maximam esse Graecarum, pulcherrimam omnium saepe audistis”. (Avete sentito dire spesso che Siracusa è la più grande e la più bella di tutte le città greche) .

Hasta el Tar siempre
Joe Marco Tullio Strummer

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