Aggiornato al 28/03/2022 - 08:12

La versione di Enrico della vecchia Dune Buggy

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Ieri pomeriggio sono andato a vedere col mio secondogenito il remake di “Altrimenti ci arrabbiamo”.

(Questa notizia, ne sono certo conquista il podio della vostra personale classifica “esticazzi” della giornata)

Ma era la premessa per dire che nel ’74, quando è uscito il film originale io ero in seconda A al Gargallo. Il mio compagno di banco storico era Enrico e stavamo ovviamente all’ultimo banco (lo so che anche qui veleggiamo in pieno mare di esticazzi). Non so se andammo a vedere il film a cinema, penso di sì, ma la canzone “Dune Buggy” fu un successone pulp della stagione. 

La song ha il testo il inglese e il primo verso fa:  

“Come with me for fun in my buggy” che significa più o meno vieni a divertirti con me nella mia buggy e se volete trovare dei doppi sensi fate pure. Ma il testo originale non lo capivamo nel ’74 e io – e arrivo alla ragione di questo pezzo – di quella canzone ricordo solo la versione del primo verso che cantava Enrico.

“Come with me for fun in my buggy”

diventava 

“Unni stenne i robbi ta matri”

Era una abitudine che avevamo all’epoca noi ragazzi fighetti quella di tradurre in siciliano le strofe delle canzone inglesi che non capivamo.

Ad esempio la mitica Belfast della Boney M. cominciava con 

“Got to have a belief in”

che in discoteca diventava 

“Vulemu u pani c’alive”

Allo stesso modo traducevamo in inglese maccheronico i modi di dire siciliani tipo “Chi n’avemo i sta vita” (What we have of this life”) o “Quanno siti accussì v’ata stare a casa” (When you are so you had to stay at home”)  o i modi di dire del baccarat quando si giocava a Natale come “Sette mai perdette” (Seven never lose) o “Cavallo non fa gioco” (Horse don’t play) o del poker con “giardinetto reale” (Royal garden) e soprattuto “I cunti si fanu ne scale” (The count in the steps).

Potrei chiamare prestigiosi e influenti personaggi del gotha siracusano attuale a conferma di queste minchiate ma mi astengo perché sono uomo di mondo.

Ah… il film? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere per rispetto a Terence e soprattutto alla buonanima di Bud.

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