Aggiornato al 12/06/2025 - 09:55
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Temperature alte e sicurezza nei cantieri: FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil Sicilia chiedono nuova ordinanza a Schifani

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I sindacati sollecitano un provvedimento restrittivo per i lavori edili durante il caldo estremo, come già avvenuto nel luglio 2024

FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil Sicilia tornano a chiedere interventi urgenti per garantire la sicurezza dei lavoratori edili in Sicilia durante i periodi di caldo estremo. I segretari generali Antonio Potenza (FenealUil), Paolo D’Anca (Filca Cisl) e Giovanni Pistorio (Fillea Cgil) hanno infatti rivolto un appello formale al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, affinché venga emessa una nuova ordinanza restrittiva per i lavori edili, analoga a quella adottata il 17 luglio 2024.

«Emettere una nuova ordinanza restrittiva per i lavori edili, come quella ottenuta il 17 luglio 2024». È questa la richiesta congiunta avanzata dai tre rappresentanti sindacali, che sottolineano la crescente pericolosità del lavoro nei cantieri in condizioni climatiche sempre più estreme.

A supporto della richiesta, i sindacati richiamano dati epidemiologici dell’Inail, pur riconoscendo il loro carattere parziale:
«Da stime epidemiologiche dell’Inail – spiegano Potenza, D’Anca e Pistorio – ci risulta che gli infortuni legati allo stress termico, nell’intero territorio nazionale, si aggirano intorno ai 4 mila l’anno, ma si tratta di stime parziali. Il dato è ben più consistente e molti di questi infortuni riguardano lavoratori edili che operano nel meridione d’Italia. Inoltre, lo stress termico da lavoro in ambiente caldo causa insufficienza o collasso circolatorio, che possono tradursi anche in una breve perdita di coscienza, alla base di altri, innumerevoli incidenti, anche di grave entità».

La richiesta è dunque quella di un’azione immediata e senza indugi, per prevenire infortuni e morti sul lavoro, sempre più frequenti nei mesi estivi.
«Chiediamo al presidente della Regione Schifani di agire velocemente e senza indugi, perché le temperature si sono enormemente innalzate e aumentano i rischi per i lavoratori, al fine di prevenire eventuali infortuni, spesso causa di morte, e di emettere tempestivamente una nuova ordinanza nel rispetto della dignità umana, come ribadito anche da Giovanni Paolo II in “Evangelium Vitae” e Papa Francesco in “Laudato sii” per promuovere la cultura della vita di chi lavora».

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