Si è svolto PATENTE D’IMPRESA , il meeting organizzato dallo Studio Tommasi, rivolto agli imprenditori per diffondere cultura d’impresa e chiarire gli obblighi imposti all’imprenditore dalle nuove normative introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – la cui entrata in vigore (avvenuta parzialmente il 16/03/2019) è stata completata il 15/07/2022 – fornendo gli strumenti necessari per il rispetto dei nuovi obblighi imposti e scoprendo l’abc della gestione d’impresa e della lettura dei dati: informazioni fondamentali per chi ha il compito di decidere il futuro della propria azienda.
“Pianificare in modo strategico lo sviluppo dell’azienda prevenendo la crisi d’impresa a garanzia della continuità aziendale attraverso strumenti basati sulla Balanced Scorecard”. Attorno a questa tematica si è sviluppato il seminario organizzato dallo Studio Tommasi a cui hanno partecipato dottori commercialisti e imprenditori.
Il saluto è stato portato dal dottor Gaetano Ambrogio, presidente Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa: “In questi anni abbiamo peccato in qualcosa ma la classe imprenditoriale è stata sorda alle sollecitazioni che provenivano dal mondo professionale, perché si faceva forte del fatto che, tanto c’era la banca a risolvere i problemi. Oggi, invece, dobbiamo parlare di strategia di crescita perché le normative sono più stringenti e occorre la governance nelle aziende”.
“Lo Stato non ha dato nessun strumento per sollevare le imprese – ha detto il professore Simone Brancozzi, patologo aziendale, collegato in video conferenza con il salone di Villa Politi – abbandonate anche dalle banche che vogliono indietro l’ombrello adesso che sta piovendo, dalle associazioni di categoria e dai professionisti”.
Per il dottor Gaspare Magro, coordinatore regionale del Network Consulenti Aziendali d’Italia, che ha coordinato i lavori: “Il professionista deve stare vicino all’imprenditore attraverso lo strumento di supporto nella pianificazione e nel controllo strategico dell’impresa che traduce la strategia in un insieme d’indicatori di performance”.
Il dottor Salvatore Tommasi, dell’omonimo studio siracusano, ha ricordato che “ il 16 marzo 2019 è entrato in vigore il nuovo codice di crisi dell’impresa, che ha riorganizzato la gestione aziendale rispetto alla problematica della crisi dell’impresa, oltre agli obblighi in capo agli amministratori, che devono garantire l’integrità patrimoniale: in caso di default risponderanno loro per primi insieme con le banche. Ecco perché gli istituti di credito oggi chiedono agli imprenditori un business plan, come l’impresa intende evolversi, quali strumenti adotti per monitorare lo stato di salute”.
Il dottor Salvatore Nicotra, patologo aziendale sostiene che “La visione nuova del legislatore ci impone di essere più preparati e applicare la teoria o si evolve o si dissolve. Sappiamo che le bollette energetiche sono triplicate ma nessuno si preoccupa di come fare per superare uno shock di natura eccezionale. Occorre capire se fare ricorso a un finanziamento esterno a una ricapitalizzazione, se aumentare i prezzi dei prodotti o se chiudere. Si vive alla giornata ma la bolletta non è come la cartella esattoriale, se non si paga l’ente erogatore interrompe il servizio. Ecco perché è importante la collaborazione fra lo staff dell’imprenditore e i consulenti strategici, in assenza della quale, con le nuove norme, non ne usciamo fuori”.
Il professore Salvatore Tomaselli, accademico dell’università di Palermo porta indietro la lancetta della crisi: “Si dice che l’impatto del caro energia sia dovuto alla guerra in Ucraina. Niente di più falso. Già a novembre 2021 c’era l’inflazione ma nessuno se n’è preoccupato. Abbiamo bisogno, quindi, di avere strumenti efficaci e premonitori per capire quali siano le minacce e le opportunità come il cruscotto di controllo”.