Spaccatura conclamata nel PD di Pachino: un gruppo di tesserati difende Emiliano Ricupero e si dissocia da attacchi anonimi apparsi sulla pagina Facebook ufficiale del partito
Un nutrito gruppo di iscritti e dirigenti locali e provinciali ha diffuso una nota durissima per dissociarsi e condannare un comunicato anonimo, pubblicato il 24 aprile sulla pagina Facebook ufficiale del Circolo PD locale, contenente quelli che definiscono “ennesimi beceri attacchi al compagno Emiliano Ricupero“.
Replica: “Ricostruzione falsa, siamo noi il PD”
La nota dei tesserati pro-Ricupero non usa mezzi termini, bollando la ricostruzione dei fatti contenuta nel post anonimo come “errata e mistificata (per non dire falsa ed intrisa di fantasia!)”. Il gruppo firmatario rivendica con forza la propria appartenenza e rappresentatività: “Il circolo di Pachino è composto da diverse persone, tutte tesserate e, che piaccia o no, anche noi siamo e rappresentiamo il Partito Democratico a Pachino“. Chi ha diffuso gli “attacchi livorosi”, si legge nella nota, avrà scritto “in nome e per conto di una esigua minoranza e non di certo in nome e per conto nostro”.
“Metodo basato sull’odio seriale, non sulle proposte”
I firmatari prendono nettamente le distanze da un “metodo di comunicazione che usa parole d’odio cariche di rabbia dirette ad uno con l’intento di danneggiarci tutti”. Invece di concentrarsi su Ricupero, si chiedono polemicamente quali siano le proposte avanzate da questi “anonimi soggetti” per il bene della comunità. “Il Partito Democratico è altro: è proposta, è partecipazione e non di certo istigazione all’odio seriale nei confronti di uno”.
Ricupero non è un nemico: “Metà partito lo sostiene”
Il gruppo contesta frontalmente il tentativo di far passare Emiliano Ricupero come “il nemico del partito democratico, da combattere ed estromettere”. “Ciò non corrisponde al vero,” affermano, “e a dimostrazione di ciò eccoci qua: metà Partito è qui schierato in suo sostegno, e non tanto della sua persona, quanto del suo valore politico“.
“Non ci vedrete scomparire”
Consapevoli di essere stati forse marginalizzati (“Potete estrometterci dalla gestione delle pagine social, ometterci dalle chat locali”), i tesserati a sostegno di Ricupero assicurano battaglia: “ma non ci vedrete scomparire, perché noi ci siamo e qui restiamo, al servizio di una intera comunità, forti anche del sostegno che le menti aperte ci hanno accordato e continuano ad accordarci.”