Aggiornato al 07/06/2021 - 13:02
antrasatta siracusapress

L’improvvisata siciliana non è contemplata al Nord – ‘A Milanisa

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L’improvvisata è una pratica disconosciuta nella efficiente e poco calorosa Milano, mentre con la sua antrasatta, mentre ho ancora tutto sottosopra, la mia amica mi aiuterà a riassettare e, non solo la casa, anche il cuore.

[/vc_column_text][vc_text_separator title=”di Federica Capodicasa”][vc_column_text]Di seguito l’esplicazione di una circostanza tipicamente antropica che però risulta paradossale agli occhi di un milanese e assolutamente usuale a quelli di un siciliano: l’improvvisata, altrimenti detta, nel dialetto principe, l’antrasatta.

Ho vissuto a Milano per 37 lunghi anni e mai, dico mai, mi è capitato di essere protagonista di una visita inaspettata.

A Milano l’incappo è cosa disconosciuta e se un milanese desidera incontrare un amico, lo deve necessariamente pianificare e non certo per un problema di lontananza urbana, ma perché il milanese, prima di ricevere a casa, deve seguire un iter molto preciso.

cena formale siracusapressDapprima deve avvertire tutti i membri della sua famiglia:” guardate che il mese prossimo viene Giangi a cena, per favore non prendete impegni”; dopodiché, deve allertare la domestica, perché, ci vuole tempo per tirare fuori i piatti del servizio dalla credenza (e lavarli tutti a mano ché in lavastoviglie non possono andare), pulire, inamidare e stirare la tovaglia di fiandra e lucidare l’argenteria; in seguito deve informare tutti gli altri componenti del gruppo di amici (quelli che non ha, evidentemente, convocato), per scansare eventuali brutte figure: “sai Giangi, praticamente, si è autoinvitato a casa mia per cena il mese prossimo, non ho potuto dirgli di no” e per finire, deve sistemare casa: disporre diversamente il divano e il tavolo da pranzo, lavare i tappeti e la carta da parati, passare la cera e trovare un’opportuna collocazione provvisoria per il gatto, magari presso la dirimpettaia di pianerottolo.

Cari amici milanesi, questa mia vuole essere una provocazione, esagerata per certi versi, ma vi prego, non abbiate imbarazzo nel riconoscere che un fondo di verità c’è.

In tutto il mondo vi identificano come efficienti e precisi, ma non calorosi, attributo che proprio non vi appartiene.

caffè tra amiche siracusapress

Io sono milanese nel corpo, ma siciliana nell’anima e il sangue, “u sangu” nel suo senso più metaforico, mi ha portato ad andarmene via.

Ho rifiutato analisi e schemi, ho rinunciato a superflue controfigure, per rifugiarmi in seno al calore di una voce amica che, in una mattina qualunque, al telefono o meglio ancora, al citofono, mi dice: “apri che sono qua sotto, me lo offri un caffè?”, confezionandomi una vera e propria antrasatta, parola che, nel suo senso onomatopeico, a causa di quelle troppe lettere t, può sembrare dura e inghiottente, ma che, in fin dei conti, porta con sé il significato contrapposto perché, a pensarci bene, poco importa che io, in quella mattina qualunque mi trovi ancora con un letto non “cunzato” o una cucina non “fatta” o, ancora, con tutta la biancheria da piegare, perché l’amico, semplicemente, mi aiuterà a riassettare e, non solo la casa, anche il cuore.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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