Aggiornato al 21/03/2022 - 20:22

“Kyiv Calling”: dall’Ucraina torna l’inno alla mobilitazione dei miei amati Clash

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[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/WLCiA38No3Y”][vc_column_text]Me l’ha segnalata mia moglie, che sui siti inglesi gira molto più che su quelli italiani, ma non m’ha detto di che si trattava fino a quando non l’ha trovata ed è partita la musica.
E così ho scoperto che il più rabbioso inno della mia band di riferimento, i Clash di Joe Strummer, era stato ripreso, riscritto per inneggiare alla resistenza ucraina. L’immortale “London Calling” è diventata “Kijv Calling” e, pare con il beneplacito dei Clash superstiti (Joe ci ha lasciato quasi vent’anni fa), sta facendo il giro del mondo eseguita da un gruppo “punk-hardcore” ucraino, i Beton.

“Kyiv calling to the whole world
come out of neutrality
you boys and girls”
(Kiev sta chiamando il mondo intero
piantatela con la neutralità
voi ragazzi e ragazze)

Il resto del testo è nello stesso mood: furente ed esplicito. Chiede, anzi pretende, che le coscienze si mobilitino e non solo le coscienze.
La rivolta contro le disparità sociali della Londra fine anni ‘70 e l’inquietudine per “l’errore nucleare” di Three Miles Island, diventano la rabbia contro le bombe di Putin e ben altra minaccia nucleare che infatti torna con “a nuclea error, we should have real fear” (un errore nucleare, noi dovremmo averne davvero paura).
Ma è una canzone che si “sente” anche se non se ne comprende il testo. Basta il ritmo martellante e quel grido: “We live for resistance”.
Il video alterna immagini della band in stile Clash e fotogrammi della guerra e della resistenza ucraina.
Kiew is really calling[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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