L’ex assessore Carlo Gradenigo denuncia la mancanza di pianificazione e invita a riconsiderare le priorità per il rilancio del quartiere

«Un piccolo parco a servizio dei residenti di via Damone sarebbe meraviglioso, ma il vero problema è ciò che manca intorno». Con queste parole, l’ex assessore al verde pubblico Carlo Gradenigo interviene sul dibattito legato alla riqualificazione di via Tisia, criticando la mancanza di visione e pianificazione del Comune e delle associazioni di commercianti.

Secondo Gradenigo, sono 12 anni che i residenti chiedono un sistema di trasporto alternativo alle auto lungo l’asse commerciale sud-nord della città. «Esistono 400+400 posti auto nei piazzali Sgarlata (Parco Robinson) e Von Platen, distanti appena 700 metri da via Tisia, ma non sono utilizzati né collegati», denuncia l’ex assessore.

Nel mirino anche la gestione delle varianti urbanistiche e la lentezza delle istituzioni: «Dopo 10 anni di progetto e 3 anni di lavori, si denuncia l’irregolarità urbanistica dell’unico parcheggio utilizzabile, un mese dopo la sua ultimazione».

Gradenigo non si limita alla critica, ma lancia alcune proposte: «Perché non eliminare le strisce blu dal parcheggio abusivo, autorizzandone l’uso temporaneo, in attesa che vengano realizzati nuovi servizi e cambiino le abitudini? Perché non investire in eventi come le feste di primavera, le notti bianche e le domeniche senza auto per rivitalizzare il quartiere?».

L’ex assessore sottolinea come, nonostante le difficoltà, alcune battaglie abbiano portato risultati positivi, come la piantumazione di alberi al posto degli inutili aranci amari. Tuttavia, mette in guardia sul futuro del quartiere: «Senza un piano di rilancio, via Tisia rischia di diventare un rinnovato dormitorio».