Dagli azzurri, impegnati domenica in trasferta contro la Casertana, ci si aspetta una prova di carattere per dimostrare la vicinanza all’allenatore
Il carattere prima dei gol, l’orgoglio di vestire la maglia azzurra prima dei risultati: le sabbie mobili in cui si trova il Siracusa sono una superficie irregolare fatta di rimpianti – figli dei risultati maturati nelle prime 9 giornate di campionato – e scatti di orgoglio dettati dalla permanenza di Marco Turati in panchina. Un po’ e un po’. La permanenza dell’allenatore è scaturita soprattutto dalla presa di posizione della squadra, schierata al suo fianco già dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Sorrento. I senatori del gruppo, tra cui Valente e Candiano, lo hanno ribadito più volte nel punto più basso della stagione aretusea: avanti con Turati, l’unico – a dire dei giocatori – in grado di risollevare il Siracusa dal baratro.
La dirigenza, con a capo il presidente Ricci, ne ha preso atto e ha fermato qualsiasi tentativo di guardare altrove, anche all’interno della società stessa, alla ricerca del sostituto. Turati sarà ancora alla guida della squadra, ma lo scarico di responsabilità operato dal presidente (nei confronti del mister e del direttore sportivo Laneri) lo rende, se possibile, ancora più solo in questa avventura azzurra. Per questo a Caserta ci si attende un segnale dalla squadra, un sussulto di orgoglio, una prestazione di carattere che porti in dote dei punti: uno o tre, l’importante è muovere la classifica.
Tornando alla tattica, contro il Sorrento mister Turati ha dimostrato – ancora una volta – di non volersi discostare minimamente dal suo credo tattico: il 4-2-3-1 è stato e resterà il vestito ideale per il suo Siracusa, al netto dei numeri negativi (o meglio, catastrofici) della difesa azzurra e all’incapacità degli attaccanti di trovare il gol. A Caserta è presumibile vedere Molina al centro del reparto offensivo, dopo la prestazione positiva anche solo nell’atteggiamento nel secondo tempo contro il Sorrento. A sostegno della punta, l’unica certezza pare essere il solito Valente a sinistra. A destra, infatti, nell’ultima di campionato Guadagni è stato protagonista di una prestazione a tratti irritante. Lo stesso si dica per Contini, spesso fuori dal gioco, incapace di destreggiarsi tra le righe e per questo inconcludente tutte le volte che Turati lo ha scelto, mentre Parigini sembra essere ancora fuori forma. Le novità potrebbero essere a centrocampo, con Frisenna per la prima volta titolare in stagione e Gudelevicius nuovamente a disposizione dopo gli impegni con la Lituania Under 21, al pari di Sapola. Ancora da valutare le condizioni fisiche di Iob, assente contro il Sorrento e ancora da recuperare.
Per il resto, oltre agli eventuali aggiustamenti tattici, servirà lavorare sull’atteggiamento. In più di un occasione sinora, il Siracusa ha iniziato bene le partite, rendendosi pericoloso nel primo quarto d’ora di gioco e nei primi 15′ del secondo tempo. Dopo un approccio positivo, però, la formazione azzurra si è lentamente spenta, cedendo il passo all’avversario di turno. L’eccezione si è verificata solo contro il Potenza, e non a caso il Siracusa ha raccolto i primi – e unici – punti in campionato. Per essere in fiducia nella seconda parte di gara, oltre al carattere servirà anche la tenuta fisica, ma su questo la squadra ha mostrato di aver fatto passi in avanti rispetto alle prime uscite stagionali.
La fiducia, nei confronti del tecnico Turati, sarà certamente a tempo. Dopo Caserta, al De Simone arriverà il Casarano attualmente terzo in classifica: oltre ai punti, ci si aspettano prove d’orgoglio.











