Sono state le testimonianze degli stessi migranti ad incastrare i due scafisti fermati ieri dalla polizia di Siracusa. Si tratta di due cittadini egiziani di 30 e di 28 anni, ritenuti responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e raggiunti per questo dalla misura cautelare del fermo di indiziato di delitto. Le indagini della squadra mobile aretusea sono scattate subito dopo lo sbarco di 26 migranti partiti dalla Libia e sbarcati ieri nel porto commerciale di Augusta.
I migranti erano partiti dalle coste nordafricane il 22 giugno scorso a bordo di una piccola imbarcazione sulla quale hanno viaggiato fino al pomeriggio di ieri, quando sono stati soccorsi da un pattugliatore della guardia di finanza e da una motovedetta della capitaneria di porto a circa 45 miglia dal porto di Augusta. Subito interrogati, alcuni dei migranti hanno riconosciuto i due egiziani come gli scafisti che si alternavano alla guida dell’imbarcazione a bordo della quale avevano effettuato la traversata.
Le dichiarazioni avrebbero poi avuto il risconto della dinamica delle operazioni di salvataggio e la squadra mobile di Siracusa ha proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti degli scafisti che sono stati condotti nella casa circondariale di Cavadonna.











