I dati della Fondazione Gimbe: regione sotto la media nazionale
Nell’ultimo decennio, la sanità in Sicilia ha affrontato una serie di sfide che hanno reso evidente il divario esistente tra il Sud e il Nord Italia. La strada verso il raggiungimento degli obiettivi della Missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il pieno adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sembra essere in salita, con il rischio che la situazione possa peggiorare nel medio e lungo termine.
Secondo il recente report della Fondazione Gimbe, l’autonomia differenziata potrebbe avere ricadute significative sull’offerta di salute, amplificando ulteriormente le disparità regionali. Il disegno di legge Calderoli, approvato al Senato e attualmente in discussione alla Camera, è stato oggetto di critiche da parte del presidente dell’organizzazione indipendente, Nino Cartabellotta, il quale lo ha definito come “un punto di non ritorno” nella “frattura strutturale” tra il Meridione e il Settentrione.
La Sicilia, geograficamente e socialmente distante dal centro decisionale del Paese, si trova ad affrontare sfide uniche nel garantire un’adeguata assistenza sanitaria alla sua popolazione. Molte persone, per ricevere cure di qualità, sono costrette a “fuggire oltre lo Stretto”, cercando assistenza sanitaria nelle regioni del Nord o all’estero.
Le ragioni di questa fuga sono molteplici. Tra queste, la carenza di risorse umane e strumentali, la lunga attesa per accedere a determinate prestazioni sanitarie, e talvolta, la percezione di una qualità inferiore delle cure offerte. Questo fenomeno non solo mette a dura prova il sistema sanitario siciliano, ma contribuisce anche a perpetuare il divario tra il Sud e il Nord in termini di salute e accesso ai servizi sanitari.
Per affrontare queste sfide in modo efficace, è necessario un impegno congiunto da parte delle autorità regionali e nazionali. È essenziale garantire un’adeguata allocazione delle risorse finanziarie e umane, nonché un rafforzamento delle infrastrutture sanitarie sul territorio siciliano. Inoltre, è fondamentale promuovere politiche volte a migliorare l’accesso ai servizi sanitari e a ridurre le disuguaglianze nell’offerta di cure.
La sanità è un diritto fondamentale di ogni individuo, indipendentemente dalla regione in cui vive. È imperativo che le disparità regionali nell’offerta di salute vengano affrontate con determinazione e impegno, al fine di garantire a tutti i cittadini italiani un accesso equo e universale ai servizi sanitari di qualità.