Carlo Gradenigo, leader di Lealtà e Condivisione ed ex assessore al Verde Pubblico, interviene sulla “fibrillazione” vissuta in città alla vigilia del G7 Agricoltura
“In piena emergenza siccità – esordisce Gradenigo – con le aziende agricole e zootecniche siciliane al collasso per l’assenza di acqua a causa di infrastrutture (bacini, condotte, reti di distribuzione idrica) inesistenti o abbandonate da decenni, l’amministrazione della città che nelle prossime settimane ospiterà il G7 Agricoltura alla presenza dei Ministri di USA, Giappone, Francia, Canada, Germania, Regno Unito e Africa, dichiara:
“il G7 sarà un’occasione di marketing territoriale della quale si parlerà a lungo com’è stato per la sfilata di Dolce & Gabbana“.
Personalmente – continua Gradenigo – spero che di questo G7 se ne parlerà più a lungo di quanto si possa fare per una sfilata di moda e che al centro della discussione con i grandi del mondo non ci siano paillettes e foulard ma si possa cogliere l’opportunità come città capoluogo, per farci promotori di un’azione comune tra enti e istituzioni e porre l’accento a livello locale, regionale e nazionale su esigenze e soluzioni tecniche utili a contrastare l’emergenza in atto in una terra devastata da incendi e siccità.
Se così non fosse – conclude Gradenigo – il G7 Agricoltura a Siracusa passerà come l’ennesimo spot pubblicitario utile a giustificare il prossimo aumento dei prezzi e attrarre qualche nuovo turista per compensare quelli in fuga ai quali abbiamo già razionato l’acqua delle loro case vacanza”.