Aggiornato al 13/03/2025 - 17:02
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50 anni FAI

Giornate FAI di primavera, in Sicilia 60 luoghi aperti per ammirare il patrimonio culturale

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Nel weekend del 22 e 23 marzo torna l’evento del FAI dedicato alla scoperta del patrimonio artistico e naturale. In Sicilia, 60 luoghi visitabili a contributo libero per un’edizione speciale che celebra i 50 anni della Fondazione.

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla 33ª edizione, l’evento più atteso dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un appuntamento che ogni anno coinvolge migliaia di visitatori grazie all’impegno del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) ETS e dei suoi volontari.

Quest’anno la manifestazione assume un significato ancora più speciale, poiché si celebra il cinquantesimo anniversario dalla nascita del FAI, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli. Un traguardo che sottolinea la costante missione della Fondazione nel promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale del Paese.

La Sicilia protagonista: 60 luoghi da scoprire

In Sicilia, le Giornate FAI di Primavera offriranno 60 aperture straordinarie in 20 città, grazie al lavoro dei volontari delle 9 Delegazioni e 7 Gruppi FAI attivi nell’isola. I siti saranno visitabili con contributo libero, permettendo così a tutti di vivere un’esperienza immersiva tra storia, arte e natura.

SIRACUSA

Itinerario della Zona Umbertina con le sue architetture. La visita offre un’idea chiara della vivacità intellettuale di Siracusa nel XX secolo: la sede dell’ACI, simbolo del lusso automobilistico degli anni ’20; la chiesa sacrario del Pantheon, esempio di architettura moderna; il Palazzo delle Scienze con le collezioni scientifiche di grande valore; l’edificio razionale dell’ex Istituto Musicale.

PALERMO

Porta Nuova, con la visita guidata nei terrazzi e nel salone con gli affreschi mitologici, e la Cavallerizza di Palazzo dei Normanni presso il Comando Militare Esercito “Sicilia”; la Chiesa dell’Assunta, un piccolo e prezioso scrigno di storia e bellezza. Il percorso si snoda tra stucchi del Serpotta, raffinate pitture settecentesche e straordinari esempi di lavorazione delle pietre dure nell’altare maggiore. Tra i tesori più pregevoli, spicca un crocefisso in tartaruga situato in un altare laterale, testimone di un’arte sacra raffinata e di grande valore; Palazzo Arcivescovile a Monreale, da circa due anni riaperto alle visite. In occasione della Giornate Fai di Primavera 2025 sarà possibile accedere ai nuovi ambienti recentemente riaperti al pubblico e, soprattutto, visionare opere d’arte contenute nel palazzo tra cui, quadri, mobili pregiati e altri oggetti di grande valore recentemente restaurati e che per l’occasione sarà possibile vedere per la prima volta restituiti alla fruizione del pubblico; al Circolo Unione, presso Palazzo Florio-Fitalia, visite guidate – di un luogo oggi accessibile esclusivamente ai soci del circolo – degli ambienti interni, compresa la camera di Donna Franca Florio; la Necropoli Punica della Caserma Tukory con le sue testimonianze archeologiche; la Cascata e il Canyon delle Due Rocche a Corleone.

 

AGRIGENTO

La settecentesca Biblioteca Lucchesiana, una delle più antiche e prestigiose di tutta la Sicilia; il Giardino Botanico ricco di specie mediterranee dove sono inoltre presenti importanti testimonianze archeologiche, quali ipogei e caverne naturali visitabili, reperti fossili e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza; il lussureggiante Giardino di Villa Genuardi.

CATANIA

Fineco Center all’interno della storica Villa Bonajuto recentemente restaurata (un gioiello del Liberty catanese solitamente non accessibile). Fineco, tra le più importanti banche FinTech in Europa e principali reti di consulenza in Italia, ha fatto del sostegno all’ambiente e alla cultura uno dei pilastri fondamentali della propria strategia di sostenibilità. Main Sponsor delle Giornate Fai di Primavera dal 2020, la banca conferma anche quest’anno il proprio impegno nella cura del patrimonio artistico e culturale, il cui valore è un asset strategico per lo sviluppo del Paese; Appartamenti del Vescovo: grazie alla concessione dell’Arcivescovo di Catania, il salone di rappresentanza del Palazzo Vescovile apre eccezionalmente le sue porte per le Giornate Fai di Primavera, offrendo al pubblico l’opportunità unica di ammirare un luogo di grande valore storico e artistico; la Filiale di Catania della Banca d’ Italia, anche in questo caso apertura straordinaria al pubblico delle sale ospitanti alcune delle oltre cento opere d’arte custodite all’interno e collocate in spazi normalmente non accessibili ai visitatori; Palazzo Morabito Scuderi a Piedimonte Etneo, solitamente chiuso al pubblico in quanto dimora privata, offre una rara occasione di scoprirne tutto il fascino ottocentesco; Palazzo dell’Aquila a Caltagirone con il bellissimo scalone monumentale simbolo dell’eleganza neoclassica; Palazzo Pennisi-Tusa ad Acireale con il grande salone da ballo mai aperto al pubblico e Palazzo Carbonaro con la collezione di Vespe d’epoca, dagli anni 60 ai giorni nostri.

MESSINA

Faro di Capo Peloro che si erge maestoso nel punto d’ingresso nord dello Stretto di Messina e svolge un ruolo cruciale per la sicurezza marittima di una delle zone più trafficate e strategiche del Mediterraneo (luogo solitamente inaccessibile); la Sede centrale dell’Università degli Studi di Messina, la parte più rappresentativa e monumentale del patrimonio architettonico dell’Ateneo. La visita partirà dal portale seicentesco del complesso dei Padri Gesuiti, frammento silente e nascosto, preziosa testimonianza architettonica capace di riannodare il filo tra Collegium Prototypum, Studium Generale e Studiorum Universitas perso nel tempo e sconosciuto a tanti. Proseguirà nella grande corte centrale tra gli edifici moderni spesso considerati solo come contenitori di funzioni e non percepiti come spazi belli e pensati. Negli ambienti interni collezioni d’arte, aule storiche, immagini d’epoca, documenti e progetti originali esposti per la prima volta.

TRAPANI

Un imperdibile itinerario tematico lungo le vie di Gibellina per raccontare come gli artisti contemporanei – su impulso di Ludovico Corrao – hanno pensato la città nuova dopo il terribile sisma del ’68. Tra le tappe la Chiesa Madre sormontata dalla famosa e gigantesca sfera bianca, il MAC e il Museo delle Trame Mediterranee.

RAGUSA

Palazzo Cosentini, uno dei più bei palazzi barocchi del centro storico di Ibla.

CALTANISSETTA

A 50 anni dalla scomparsa dell’Architetto Salvatore Cardella, viene proposto a Gela un itinerario cittadino che ne ricostruisce l’intensa attività professionale attraverso le sue opere, tra modernità e innovazione.

ENNAIl Giardino Grande del Principe Branciforte a Leonforte, dove i visitatori potranno ricostruire i principali connotati di questa straordinaria opera, inserendola nel contesto storico e nel raffinato stile del giardino tardorinascimentale siciliano.

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