Aggiornato al 01/03/2022 - 09:25

Ci manchi da 10 anni Lucio ma ci hai lasciato Caruso

condividi news

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/JqtSuL3H2xs”][vc_column_text]Mia moglie me lo dice sempre: la gente di Liverpool, se glielo chiedi, ti dice esattamente dove si trovava e che faceva quando ha saputo che era morto John Lennon.
Io mi ricordo solo dov’ero e cosa facevo quando ho saputo che era morto Lucio Dalla. Era il 1 marzo del 2012, esattamente 10 anni fa. Era primo pomeriggio e stavo all’aeroporto dell’Urbe a Roma, il piccolo scalo che sta sulla Salaria. Allora ero capo ufficio stampa del ministro Corrado Clini e credo aspettassi lui. Dovevamo andare al Giglio. Insomma, ero li vicino all’elicottero che doveva portarci verso la “Costa Concordia”, piegata da più di un mese su un fianco davanti l’isolotto, quando (non so chi me lo disse o dove lo lessi, c’erano già gli smartphone 10 anni fa?) appresi che era morto improvvisamente, dopo un concerto a Montreux, Lucio Dalla. Ricordo la luce di quel momento e il dolore, il senso quasi di smarrimento, mi sembro una cosa enorme, assurda. Fui sorpreso da quanto quella morte mi turbava. Mi piaceva Dalla, certamente, ma non pensavo mi segnasse tanto la sua scomparsa.
E niente, cominciano ad essere tanti, troppi gli anniversari di quelli che non ci sono più. Ma credo sia inevitabile col passare del tempo.
E quindi oggi la song non può essere che la sua più bella, forse la più bella canzone che la musica leggera italiana abbia mai prodotto: “Caruso”.
Grazie Lucio.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni