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Il responsabile della polizia ambientale del comune di Siracusa, Romualdo Trionfante traccia un bilancio dell’attività di prevenzione e repressione
[/vc_column_text][vc_text_separator title=”di Vincenzo Corbino”][vc_column_text]“Tolleranza zero” contro chi abbandona i rifiuti e “controlli a tappeto” nelle zone balneari per reprimere il fenomeno ormai cronico delle discariche abusive. E’ di 3866 tra sanzioni e controlli il bilancio dell’attività di servizio svolta dal personale della Polizia ambientale nel primo semestre di quest’anno. Numeri resi noti dal vicecomandante, Romualdo Trionfante.
Ad incidere pesantemente sono i servizi in merito di igiene urbana, che sono stati complessivamente 877, con un picco di 261 interventi registrati nel mese di aprile, e i casi di discariche abusive, attestati in 802 unità con un incremento di casi registrati nel mese di febbraio con 190 casi, scesi a 75 accertate nel mese di giugno. Alto, inoltre, il dato relativo all’abbandono dei rifiuti in aree pubbliche che si è registrato in 583 casi.
Preoccupante anche il riferimento relativo ai casi registrati di abbandono di materiale in amianto attestati in 183 unità con un picco a marzo, sceso a 26 casi registrati a giugno. Elevato anche il dato dei casi accertati di violazioni in piena Area marina protetta del Plemmirio, che si sono attestati in 182 servizi e 30 violazioni accertate nel solo mese scorso. Le richieste di bonifiche di aree libere sono state 102, mentre i servizi aventi ad oggetto le aree bonificate sono state complessivamente 48. In crescita anche l’abbandono di sfalci d’erba, con 155 servizi complessivi, passati da 6 interventi registrati nel mese di gennaio a 41 solo nello scorso mese di giugno.
Pesante inoltre il dato relativo agli interventi per disservizi in città, che si è attestato in 480, mentre i controlli per gli scarichi civili sono stati complessivamente 92, con un picco in aprile.
“La criticità resta quella relativa alle discariche abusive – ha commentato il caposervizio del settore Polizia ambientale, Romualdo Trionfante – le situazioni più complicate restano nelle zone balneari e nelle contrade Spinagallo e Tivoli, ma non mancano i casi alla Pizzuta, alla Mazzarona ed al centro della città. Gli interventi del personale sono quotidiani anche a seguito delle segnalazioni e dei riscontri delle telecamere installate. Importante per contrastare un fenomeno che è di tipo culturale è il contributo dato dalle associazioni che hanno siglato apposite convenzioni con la polizia ambientale, ed i rapporti per il controllo del territorio che abbiamo intensificato con polizia, carabinieri, guardia di finanza e la Guardia costiera. Deve passare il messaggio che l’abbandono dei rifiuti in strada è un atto delinquenziale e che si verrà sanzionati in maniera pesante. In questo senso sarà denunciato alla Procura chi ha abbandonato rifiuti all’interno del bacino del Porto piccolo e che abbiamo già segnalato alle autorità”.
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