Dimostrata l’esistenza di ben tre immobili idonei e disponibili all’interno o nelle immediate vicinanze del quartiere Epipoli, sconfessando la motivazione ufficiale che ha portato al trasferimento della sede in Viale Scala Greca
La vicenda della farmacia “fantasma” di Epipoli, trasferita a tavolino nel già servito Viale Scala Greca, si arricchisce di un nuovo colpo di scena. La motivazione ufficiale dello spostamento, ovvero la presunta e “dimostrata impossibilità di individuare un locale idoneo” nel quartiere periferico, viene ora frontalmente smentita da una perizia tecnica giurata, commissionata da un operatore del settore farmaceutico.
L’elaborato, redatto da un ingegnere e asseverato in Tribunale in data 14 ottobre 2025, è stato allegato a un’integrazione a un atto di opposizione contro la determina comunale e inviato a tutti gli organi competenti, dal Sindaco al Commissario ad acta. I risultati della ricerca, condotta in appena 18 giorni tra fine settembre e metà ottobre 2025, sono clamorosi e ribaltano la narrazione fornita dagli uffici comunali.
Contrariamente a quanto sostenuto nella relazione tecnica del Comune, la perizia ha individuato ben tre immobili commerciali disponibili e idonei per l’apertura di una farmacia proprio nella zona che si voleva servire.
Nello specifico, la ricerca ha portato alla luce:
- Due immobili situati esattamente all’interno del perimetro originario assegnato alla sede farmaceutica n. 36;
- Un terzo immobile nelle immediate vicinanze.
“Colpisce considerare che a tali esiti il tecnico incaricato è pervenuto a conclusione di una ricerca durata poco più di una decina di giorni”, si legge nell’esposto. Questo, secondo chi ha presentato l’opposizione, è “ulteriore dimostrazione non solo della non corrispondenza al vero ma, prima ancora, dell’assoluta inverosimiglianza di quanto riportato nella determina dirigenziale”.
L’esposto accusa apertamente gli uffici comunali di “carenza istruttoria” , sostenendo che la “semplice verifica on line svolta” non poteva essere sufficiente per decretare l’assenza di locali. La perizia dell’ingegnere, infatti, ha utilizzato un metodo più approfondito, combinando la consultazione di portali immobiliari con contatti diretti alle agenzie e sopralluoghi sul campo.
Alla luce di queste nuove prove, la decisione di spostare la farmacia al civico 191 di Viale Scala Greca appare, secondo l’opponente, “vieppiù assurda e paradossale”. Una scelta che sembra “abbandonare il quartiere Epipoli e trascurare le esigenze obiettive di accessibilità e capillarità del servizio farmaceutico a solo vantaggio delle diverse scelte commerciali dei privati assegnatari”.
Non tutto è perduto
La situazione, tuttavia, è ancora pienamente sanabile. Il provvedimento è infatti ancora in una fase istruttoria e non è definitivo, basterebbe indire una conferenza dei servizi, in cui vengano convocati ad esempio l’Asp e l’Ordine dei Farmacisti, al fine di lavorare insieme e trovare una soluzione condivisa per il bene della comunità, inclusa quella residente nella circoscrizione Epipoli.
La palla passa dunque all’amministrazione e in particolare al commissario Giovanni Cocco. Ignoreranno questa perizia giurata, che smonta pezzo per pezzo la premessa su cui si fonda l’intera operazione? O faranno un passo indietro per garantire davvero, come la legge impone, un servizio essenziale a un quartiere che lo attende da otto anni? La vicenda, da semplice caso di cattiva pianificazione, assume ora i contorni di un vero e proprio pasticcio istituzionale.









