L’assenza al tavolo tecnico di rappresentanti siracusani ha scosso il mondo politico e il sindacato
“Ragusa e Siracusa tagliate fuori dalla riunione del tavolo tecnico per la rimodulazione della Rete Ospedaliera in Sicilia”. Lo ha denunciato la segreteria generale della Cisl Fp Sicilia, che insieme al segretario generale della Fp Ragusa Siracusa, Mauro Bonarrigo, ha rivolto un appello all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, invitandola a recuperare questa mancanza.
“Apprendiamo che il direttore generale dell’Asp di Trapani abbia chiesto ed ottenuto l’inserimento di componenti in rappresentanza del territorio di sua competenza” – ha sottolineato Bonarrigo – “un cerchio che si restringe sempre di più, lasciando fuori dalla partecipazione al tavolo di proposta delle linee guida per l’elaborazione del documento di rielaborazione dell’offerta di salute unicamente la provincia iblea e quella aretusea. Riteniamo che, anche in assenza di una regola specifica sulla composizione del tavolo tecnico, sia indispensabile consentire la presenza della totalità delle province siciliane in tale organismo di lavoro, tramite i diretti rappresentanti, quale modello democratico di compartecipazione a scelte d’interesse collettivo ma legate alle specificità e le caratteristiche di ogni territorio, per le quali nessuno dovrebbe decidere anche per gli altri”**.
La riorganizzazione della rete ospedaliera è un punto centrale che, come ribadito dalla segreteria generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, deve garantire piena voce e rappresentanza completa anche alle province di Ragusa e Siracusa.
“La rimodulazione della rete ospedaliera rappresenta un momento importante, sia per il carattere di straordinarietà dell’avvenimento quanto per la crucialità dei suoi effetti di programmazione sui singoli atti aziendali” – ha chiarito Bonarrigo – “sulle future dotazioni organiche di personale e, quindi, sulla qualità dei servizi da erogare ai cittadini. Rivendichiamo fortemente che alle due province venga concessa pari opportunità delle altre di potere contribuire direttamente al miglioramento e lo sviluppo dell’assistenza sanitaria nel proprio territorio, rispetto alla cui presa in considerazione delle esigenze dei cittadini e dei lavoratori auspichiamo poter contare sulla presa di posizione, oltre alla nostra, anche di tutte le istituzioni, politiche e sociali, e siamo certi che anche le rispettive Direzioni Strategiche delle aziende sanitarie di Ragusa e Siracusa sostengano fattivamente lo stesso principio fatto valere per Trapani perché reclamato dall’omologa Direzione Aziendale”.