Aggiornato al 06/11/2024 - 10:27
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Un classico rivisitato

Spettacolo, al teatro Massimo di Siracusa debutta “Il Malato immaginario” con la regia di Savo Ficarra

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Il testo di Molière, con protagonista Angelo Tosto e le musiche di Lello Analfino, inaugura giovedì 7 novembre la stagione del Teatro Massimo Città di Siracusa

Al grande classico del teatro di tutti i tempi Il malato immaginario di Molière, nella nuova e originale produzione del Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale con l’inedita regia di un attore, autore e regista straordinario come Salvo Ficarra (che ne cura anche l’adattamento) è affidata – giovedì 7 novembre ore 20 (con repliche fino a domenica) – l’inaugurazione della Stagione 2024-2025 del Teatro Massimo Città di Siracusa che, a un anno dalla grande riapertura, rialza il sipario con un cartellone di grande spessore e con una programmazione ricchissima di attività impaginate, appunto, dal Teatro della Città – CPT in sinergia con il Comune di Siracusa. L’attore e regista Salvo Ficarra presenterà, insieme al cast, Il malato immaginario domani alle 16 al Teatro Massimo di Siracusa. Saranno presenti il sindaco di Siracusa Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata.

Protagonista della nuovissima proposta del TdC, che oltre all’originale regia di Salvo Ficarra, vanta le musiche del cantautore Lello Analfino, è il grande attore Angelo Tosto che diventa un capo comico perfetto nelle vesti di Argan. In scena con lui un cast di altissimo livello che annovera (in ordine alfabetico) Filippo Brazzaventre, Daniele Bruno Cosimo Coltraro, Giovanna Criscuolo, Luca Fiorino, Anita Indigeno, Lucia Portale, Emanuele Puglia, Giovanni Rizzuti. A completare il cast sono i ballerini Licia Bisicchia e Daniele Caruso. Scene e costumi sono di Francesca Cannavò, realizzazione video Nico Bonomolo, movimenti coreografici Giorgia Torrisi Lo Giudice.

Lo spettacolo, che dopo il debutto di Siracusa, approderà al Teatro Brancati di Catania dal 19 al 24 novembre, mette al centro il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena. E a partire da questi Salvo Ficarra riporta il testo alle sue origini per proporre uno spettacolo divertente e ironico. «Mettere in scena oggi Il Malato Immaginario, una delle opere più divertenti e attuali di Molière, è una sfida meravigliosa», dice Salvo Ficarra. «Rileggere il testo di uno dei pochi autori/attori fa rivivere già dalle prove a tavolino l’intento comico e critico dell’autore. Cosa può dirci ancora oggi una delle opere più rappresentate? Sicuramente che Argan, il protagonista è ancora tra noi. Insieme alla sua banda di mogli figli cameriere fratelli e medici. Il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena sono ancora oggi tema di dibattito pubblico così come lo sono da sempre. Fra addetti ai lavori e soprattutto fra malati finti e veri. Molière fin dalle prime battute prende lo spettatore per mano e lo culla fra le risate che scaturiscono dai protagonisti di questa commedia, salvo poi lasciarci a riflettere sul nostro rapporto con il medico e le sue prescrizioni. Abbiamo voluto riportare il testo alle sue origini cercando con forza di ripercorrere lo spirito che animava Molière e la sua compagnia non solo al momento della creazione ma anche e soprattutto nella messa in scena. Così che un testo senza tempo possa parlare fa ridere e riflettere gli spettatori di oggi. Un’avventura bellissima possibile solo grazie ad una compagnia meravigliosa che si è messa in scena con amore e passione e che trova in Angelo Tosto il suo capo comico perfetto. Angelo è nato per essere Argan».

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