Aggiornato al 11/11/2024 - 11:07
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"Ogni mosto diventa vino"

San Martino, la festa dell’autunno preludio delle celebrazioni natalizie

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Il San Martino delle nostre storie giovanili è il buon cavaliere che divide il suo mantello con il povero e per questo riporta il sole, per un breve tempo, in autunno grazie all’omonima estate…dalla leggenda alla tavola, in Sicilia, il passo è davvero breve!

L’estate di San Martino purtroppo non s è fatta viva quest’anno, ma non per questo in Sicilia tradizioni e cibi tipici sono mancate, anzi, semmai raddoppiano.

Dall’apertura del vino “Novello”, ottenuto con la rapida macerazione carbonica, fino alla frittura delle “zeppole”, con aggiughe, finocchietto, ricotta o semplice zucchero, le “crispelle” di riso al miele, ma anche le caldarroste, i biscotti tipici come i “totò”, “le ossa dei morti” e quelli al miele, la marmellata di mele cotogne, la mostarda e il vino cotto. Insomma, un autunno tutto da gustare, tanto per cambiare, in Sicilia, dove ogni scusa è buona per festeggiare a tavola.

La Ricetta: le Zeppole di San Martino

500 gr farina tipo 00
500 gr farina tipo 0
20 gr sale
40 gr zucchero
500 ml acqua
200 ml latte intero
2 patate medie bollite
25 gr lievito di birra
1 litro olio di semi di arachidi

Preparazione
Setacciare le due farine all’interno di una ciotola molto capiente e aggiungere il sale e lo zucchero, mescolare, aggiungere il lievito sbriciolato ed aggiungete pian piano mescolando l’acqua e il latte intiepiditi precedentemente. Aggiungere le patate precedentemente bollite e impastare energicamente per 10 minuti finchè l’impasto non sia diventato morbido ed omogeneo. Adesso coprite con uno strofinaccio pulito e lasciate riposare in un luogo caldo per circa 4 ore. Quando l’impasto è diventato gonfio, soffice e spumoso siamo pronti per friggere. Versiamo in una pentola a bordi alti l’olio di semi di arachidi e raggiunta la massima temperatura (possiamo fare la prova versando un pizzico d’impasto se sfrigola è pronto) cominciamo a friggere le Zippole prendendo un cucchiaio d’impasto alla volta e aiutandoci con un dito lasciamolo scivolare delicatamente dentro la pentola… fate attenzione a non bruciarvi. La forma deve essere irregolare.

Quando saranno dorate versatele con la spumarola sopra un foglio di carta per fritti per eliminare l’olio in eccesso. Adesso le soluzioni sono tante, potete intingere nello zucchero, nel miele se preferite il dolce al salato oppure intingerle nel vinocatto o farcirle con le acciughe, semi di finocchietto, uvetta, prosciutto cotto e formaggio con la ricotta a voi la scelta finale e Buon San Martino!

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